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I

l prefisso è bio, le declinazioni bio-

logico e biodinamico. Qui, però, si

parlaanchediunascommessa,quel-

la di Silvia e Federico Stefini, fratelli

e soci, insieme a Giulio Braga, della

storica cantina (il nome parla da se) 1701

Franciacorta; una sfida datata 2012 figlia

di una scelta professionale e di vita. Se il

biologiconon èpiùda tempo terreno ver-

gine,diversoepiùcomplessoèl’approccio

biodinamico. «Spontaneità e crescita non

forzata – è il manifesto di Silvia Stefini –

per avvicinarsi alla vigna, comprenderla

e rispettarla nel suo ciclo vitale fino a

quando, nella bottiglia, esprime piena-

mente la suavitalità, il caratteree levirtù».

Un ciclo chiuso, quello biodinamico, che

bandisceadditivieantiparassitarichimici,

rispetta fertilitàevitalitàdel terrenoattra-

verso metodi naturali e, più in generale,

è ancor più severo e rigoroso rispetto ai

dettami propri della vinificazione biolo-

gica. Una scommessa quindi, quella dei

fratelli Stefini, di quelle rischiose ma che

si dimostra ponderata e azzeccata: «volu-

mi e produzione – prosegue Silvia - non

parlano certo di grandi numeri, a tutto

vantaggio però di caratteristiche, qualità,

profumi e gusti unici destinati a un target

medio-alto e a una distribuzione rivolta

soprattutto a ristoranti, wine bar ed eno-

teche». La scelta biodinamica comporta

costi e tecniche di gestione e vinifica-

zione importanti che non impediscono

però a 1701 Franciacorta di offrire eccel-

lenti e pluripremiati vini a un rapporto

qualità-prezzo decisamente favorevole:

merito di una strategia imprenditoriale

consapevole, controcorrente e azzeccata,

che paga in termini di nicchia di mercato

sempre più solida, di una distribuzione

estera via via crescente (Belgio su tutti,

ma anche Singapore, Giappone e Regno

Unito), di spiccate vivacità commerciali e

d’immagine e che guarda avanti, nel no-

me di sperimentazione, rispetto di vigne

e metodi di vinificazione e qualità. Alla

faccia di chi non crede (e sono inmolti) al

biodinamico.

(di AndreaMatteucci )

M

Franciacorta

Una scelta imprenditoriale e di vita, bollicine DOCG tramite vinificazione biologica e biodinamica

Quando

le bollicine

sono bio

106

mixer

gennaio/febbraio 2015

60.000 bottiglie all’anno

Tutti i numeri del

vino bio

Sono undici gli ettari della proprietà

vitivinicola biologica e biodinamica

1701 Franciacorta, per una produzione

annua di circa 60.000 bottiglie. Accanto

alle classiche etichette franciacortine

(Brut, Satèn e Rosé) la cantina di Cazzago

San Martino produce un Franciacorta

Vintage DOCG 2009, millesimato, in

bottiglie numerate e a tiratura limitata

lavorato secondo il metodo classico della

rifermentazione in bottiglia. Per dare

poi spazio alle tendenze di consumo

contemporaneo è nato il 1701 Cuvée

Première: uve di Franciacorta, sempre da

vigneti biologici e biodinamici, lavorate

con metodo charmat, conosciuto anche

come metodo Martinotti.

www.1701franciacorta.it https://www.facebook.

com/1701franciacorta?fref=ts