Valdobbiadene Prosecco
Superiore Docg Extra Dry
Villa Sandi –
www.villasandi.itUve: Glera
Provenienza: Veneto
Alcol: 11 %
Valore aggiunto
Spumante che rappresenta la cultura
delle bollicine di Villa Sandi, felice
connubio tra arte e agricoltura, nel segno
della valorizzazione della tradizione
trevigiana.
Packaging
Packaging avvincente e colore
accattivante
Conservazione
Cantinette refrigerate o cantina
termocondizionata
Temperatura di servizio
8-10° C
Va servito in
Calice premium Bormioli Rocco
Buono con
Millefoglie di maiale e gamberi
Lo propone perché
Cucina dello SriLanka al
Serendib di Milano, “sotto
Expo è frequentato anche da
facoltosi clienti cinesi – dice
Ranga, titolare e sommelier
– tra i piatti più gettonati
della nostra cucina, in
abbinamento al Prosecco
Villa Sandi extradry, il
Korma Curry (pollo in
delicata salsa di spezie
allo yogurt) o il Prawn
Malai (gamberi in
delicata salsa di spezie)
sul letto di Basmati”.
Fascia Prezzo:
11 € (al pubblico)
Valdobbiadene Superiore
di Cartizze Docg
Bisol –
www.jeio.itUve: Glera
Provenienza: Veneto
Alcol: 12,5 %
Valore aggiunto
Jeio è una selezione di vigneti che
provengono da poderi disseminati fra le
colline del Prosecco, tra i quali la vigna di
Cartizze, per mettere a frutto la passione
e la competenza maturate nel produrre
cuvée.
Packaging
Packaging funzionale, bottiglia da
spumante slanciata ed elegante
Conservazione
Cantinette refrigerate
Temperatura di servizio
8-10° C
Va servito in
Calice Riedel specifico per
il Prosecco Superiore di
Conegliano –Valdobbiadene
Buono con
Melone e prosciutto crudo oltre
che con crostate di frutta o
panettone
Lo propone perché
L’essere dry gli permette
di spaziare dal dolce al
salato/amaro, sapori
tipici della cucina cinese.
“Copre geograficamente
tutta la Cina – spiega
Gianluca Bisol – è in
abbinamento ai dim
sum di Hong Kong (sud)
come anche all’anatra
laccata di Pechino
(nord)”.
Fascia Prezzo:
23 € (al pubblico)
I
l ristoratore dovrà preparar-
si a trasgredire le regole ele-
mentari negli abbinamenti
vino e cibo. L’abbinamento
va alle frontiere del mondo
perché i vini italiani si armo-
nizzano bene con tutte “le ge-
nerazioni di cucina”, da quelle
contemporanee come l’austra-
liana e la californiana a quelle
tradizionali come la tailandese,
la cinese e le asiatiche in genere.
Il Moscatod’Asti s’abbinamagni-
ficamente alle salse indonesiane,
è ideale compagno delle insalate
di frutta tropicale, è ritenuto il
vino più indicato per il curry, sia
indiano che tailandese. Il Dol-
cetto d’Alba è il grande protago-
nista delle cucine asiatiche, per
la sua straordinaria capacità di
ammorbidire le carni marinate
in peperoncino, aglio, zenzero,
olio di sesamo e poi grigliate. Il
Chianti Classico è il partner per-
fetto del churrasco brasiliano.
Ma la vera fusion si ottiene da
abbinamenti davvero incredibi-
li e azzeccati: a cominciare dai
Sauvignon friulani abbinati a
ceviche (pesce marinato) peru-
viano fino ai grandi rossi meri-
dionali come Taurasi oAglianico
del Vulture perfetti se accostati
alla cucina cajun. Il Barbera si
abbina idealmente con le prepa-
razioni marocchine di carne o
pollo alla griglia con charmoula.
Il Pinot grigio è molto indicato
con il tahini, la pasta di sesamo
tipica della cucinamediorientale
che accompagna falafel ma an-
che piatti di pesce.
M
110
mixer
dicembre/gennaio 2015
Il giudizio di Mixer
Il giudizio di Mixer
Valdobbiadene
Jeio
Vini a vocazione internazionale
Aspettando Expo, la sfida sarà riuscire a proporre il vino a turisti appartenenti a una moltitudine di etnie diverse,
abbinandolo alle cucine esotiche e ai piatti internazionali
di Guido Montaldo @Gwy_montaldo
Expo Wine List