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Mixer
FEBBRAIO 2015
I CONSUMI
COMPLESSIVI DELLE FAMIGLIE
Le spese per l’abitazione cre-
scono dappertutto, persino
in Italia. Il contributo più
importante viene, in ogni
Paese, dagli affitti ed in par-
ticolare dai cosiddetti fitti
figurativi, ovvero da quella
spesa “figurativa” che viene
attribuita a coloro che hanno
un’abitazione di proprietà.
Da sottolineare che siamo il
solo Paese in cui cala anche
la spesa per la salute per
effetto della riduzione della
spesa per farmaci e visite.
La riduzione della spesa per
l’istruzione è contenuta ma
resta negativa. Non è così
in Germania ed in Francia
dove ladinamica simantiene
sostanzialmente stabile. In
questo capitolo di spesa fan-
no peggio di noi le famiglie
inglesi.
La dinamica della spesa
per “ricreazione, spettaco-
li e cultura” va vista dal di
dentro per non dare un’in-
terpretazione fuorviante.
Mentre i servizi ricreativi e
culturali crescononel nostro
Paese di 3,4 miliardi di euro
e gli apparecchi tecnologi-
ci di un miliardo di euro, i
consumi in giornali e libri
scendono di 4,2 miliardi di
euro. L’Italia è il solo dei
quattro Paesi considerati
in cui i servizi ricreativi e
culturali fanno registrare un
incremento importante. Un
dato questo che merita di
essere attentamente valutato
nel contestodi una dinamica
generale dei consumi forte-
mente negativa come quella
che si è avuta in Italia nel
periodo considerato.
Dentro questo ragionamen-
to deve essere collocata
anche la lettura di quan-
to è avvenuto nei
servizi
di ristorazione
. Siamo il
Paese nel quale gli effet-
ti della crisi sono arrivati
con maggiore ritardo e, se
escludiamo la Germania,
hanno avuto minore in-
tensità. Nel periodo con-
siderato il settore
ha perso
consumi per 3 miliardi di
euro in Italia
, 4 in Francia
e 5 nel Regno Unito. Solo
in Germania alla fine del
2013 i consumi erano più
alti di quelli del 2007.
UNPIZZICODIOTTIMISMO
PER IL FUORICASA
Fino al 2011 la ristorazione
italiana è stata la più vir-
tuosa tra quelle dei Paesi in
esame. Mentre le famiglie
francesi ed inglesi e persi-
no quelle tedesche facevano
importanti tagli del budget
destinato a bar e ristoranti,
in Italia le famiglie mante-
nevano più o meno invariata
la quota di spesa destinata al
fuori casa.
Solo nei due anni successivi
il settore ha subito in Italia i
contraccolpi della crisi che,
tuttavia, non ha risparmia-
to neppure Francia e Regno
Unito.
Naturalmente il mondo della
ristorazione è ampio e varie-
gato e la crisi non ha colpito
ovunquecon lastessa intensi-
tà. Tuttavia, questa sostanzia-
le“tenuta”del nostromodello
di domanda e di offerta, pur
nel contesto di una crisi dei
consumi chenel nostroPaese
ha toccato livelli straordinari,
ci spinge a guardare al futuro
con un pizzico di ottimismo
in più.
M
Analisi
PUBBLICO ESERCIZIO
I CONSUMI DELLE FAMIGLIE NEI SERVIZI
DI RISTORAZIONE
PREZZI COSTANTI N.I. 2007=100
Elaboraz. C.S. Fipe su dati Eurostat
GERMANIA
FRANCIA
REGNO UNITO
ITALIA
- 3 miliardi
€
per i consumi nel settore
della ristorazione in Italia,
-4 in Francia e -5 nel Regno
Unito. Solo in Germania alla
fine del 2013 i consumi erano
più alti di quelli del 2007.