Il gusto un po’ estremo non è
un deterrente: chi l’ha provata
diceche ladanese
Iskilde
sadi
terra.Maprovienedaunpozzo
artesianorisalenteall’eraglacia-
le.Dallesorgentiprofondissime
si passa all’acqua raccolta di-
rettamentedallapioggia,come
la
TasmanianRain
, “catturata
dai cieli più puri della terra”.
Il che fa tornare in mente la
regola base: acque minerali o
gassate uccidono il gustodelle
pietanzedelicate,mentrequel-
le troppo “piatte” stonano con
piatti dal gusto deciso. Se non
vi fidate dell’acqua estratta da
unicebergformatosi10milaan-
ni fa come la canadese
Glace
potete rivolgervi alla lituana
Melt
, che replica artificialmen-
te il processo di formazione e
disgelo di un ghiacciaio, per
ottenere un’acqua pura e in-
contaminata.
Poi ci sono quelle “lontano
dalla pazza folla” le cui fonti
si trovano in aree incontami-
nate o quasi: la cilena
Aonni,
dalla stilosissima bottiglia,
proviene da una sorgente
glaciale nella selvaggia Pa-
tagonia mentre la finlandese
Veen
sgorga in una delle aree
meno popolate d’Europa.
Natura, purezza e benessere
sono i mantra delle nuove
acque minerali, da propor-
re come un gran cru a un
cliente annoiato che ne ha
viste ormai tutte (pensa lui),
ma con questa varietà sarà
facile dimostrategli che voi
ne sapete di più.
Se pensate infine che le acque
vadanoproposte solo a clienti
del gentile sesso diafane e
astemie vi sbagliate. L’ultimo
trend sono le acque per uomi-
ni e sportivi: ricche inmagne-
sio e saliminerali promettono
un boost di energia. Come la
armena
Tatni
, che si è fatta
conoscere per una pubblicità
chiassosa, ma anche l’ameri-
cana
Lithia
, proveniente da
una fonte nota alle tribù Che-
rokee e proposta addirittura
al posto dell’energy drink
pre-fitness.
marzo 2015
mixer
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L’H2O non vi basta?
acqua di cactus,
acero e carciofo
L’acqua naturale può risultare noiosa a chi
vuole perdere peso o semplicemente stare in
forma. Se aggiungiamo il crescente interesse
verso ciò che è naturale, le porte alle acque
aromatizzate e derivate da prodotti naturali
si spalancano. Ormai la corsa è aperta a chi
trova l’ingrediente più inusuale e pronto
ad assicurare benefici non solo di gusto
ma anche alla salute, grazie all’apporto di
vitamine, antiossidanti e minerali. Partiti con
una tradizionalissima acqua di cocco (che
ormai negli USA è la bevanda d’elezione per
i patiti del fitness), si è passati a quella di
agave per poi approdare, e sono queste le
acquisizioni più recenti, alle acque estratte
dalla linfa di acero e cactus e dal carciofo.