gelato confezionato e 25% di
gelato sfuso, da metà maggio
a metà settembre il mix vede
crescere il gelato artigianale
fino quasi al 50% del totale.
Il 10% dei naviganti sostiene
di sostituire il panino, il toast,
la pizzetta, l’”insalatona” , il
“piattino” che costituisce il
pranzo veloce, lavorativo, dei
giorni feriali con un gelato
durante il periodo estivo.
Nei 4 mesi caldi
il 50% delle
mamme
che scrivono in rete
i propri pareri riguardo al ge-
lato
afferma di sostituire la
merenda pomeridiana dei
propri figli con un gelato
;
nei restanti 8 mesi le stesse
mamme dichiarano di com-
perare per i propri figli uno/
due, massimo tre gelati alla
settimana.
Il secondo dato macroscopi-
co rilevato è che gli inter-
nauti, pur non dividendosi
in due fronti contrapposti tra
amanti del gelato artigianale
e fan di quello confezionato
ed apprezzando in egual ma-
niera entrambe le tipologie,
le ritengono due prodotti di-
stinti, ciascuno con la propria
connotazione ben definita,
con ambiti e momenti di con-
sumo differenti.
Il gelato sfuso è
una preli-
batezza, una specialità, viene
consumato nel 75% dei casi
seduti al tavolino
, preferi-
bilmente di una gelateria ma
anche del bar (e del ristoran-
te); dato in controtendenza
con il proliferare di gelaterie
take away, in particolare di
catene.
Il gelato confezionato è assa-
porato dai naviganti nell’80%
dei casi nelle situazioni più
disparate ma comunque non
seduti ad un tavolino: passeg-
giando, allo stadio, al cine-
ma, in piedi al bancone del
bar, lavorando ….
Al gelato artigianale da pas-
seggio, cono o coppetta in
cartone, è imputata poca
praticità, il gelato sfuso si
assapora seduti (come abbia-
mo visto) non solo per mo-
tivi di degustazione, quello
confezionato è considerato
molto più pratico (e infatti si
consuma nelle situazioni più
disparate). In entrambi i casi
il primomotivo di consumo
è il piacere (95%
) e nel 70%
dei casi è piacere condiviso
quando ci si riferisce al gelato
sfuso: al tavolino della gelate-
ria ci si siede in compagnia.
Pregi e difetti
Analizziamo ora plus eminus
delle due tipologie, secondo
il sentiment dei netsurfer.
Il gelato artigianale è diffe-
rente da locale a locale – ecce-
zion fatta per le catene di re-
cente apparizione – e questo
implica un rischio, come lo è
recarsi presso un ristorante
sconosciuto; i consumatori
abituali di gelato artigianale
frequentano gelaterie cono-
sciute, di fiducia. In questo
ambito il gelato confezionato
è una certezza garantendo, a
parità di marca e referenza,
sempre e ovunque, la stessa
qualità.
I pareri sulle due tipologie
divergono quando si indaga-
no i due temi più scottanti,
sicurezza alimentare ed ali-
mentazione corretta.
In assoluto il gelato è consi-
derato un alimento sano – no-
nostante il contenuto calorico
– e tale reputazione positiva
nel web supera la considera-
zione negativa che hanno le
merendine, di cui una par-
te dei gelati confezionati fa
parte. In altre parole, se gli
snack sonomolto spesso con-
siderati in rete junk food, gli
14
mixer
aprile 2015
Il giudizio del web
IN PROFONDITà
Nei 4
mesi caldi il 50%
delle mamme afferma
di sostituire la merenda
pomeridiana dei propri figli
con un gelato
Il
gelato confezionato
è assaporato dai naviganti
nell’80% dei casi in situazioni
disparate ma non seduti ad
un tavolino
Il
gelato sfuso,
ritenuto una specialità,
viene consumato nel 75% dei
casi seduti al tavolino
Da metà
maggio a metà
settembre
il mix dei consumi vede
crescere il gelato artigianale
al 50% del totale