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ai gusti variegati che interes-

sanosapori e ingredienti tipici

del Belpaese, dalle nocciole

viterbesi agli agrumi di Sicilia.

Impossibile non citare le due

ricette più simboliche: il MI-

TO, gelato cocktail a base di

Campari e Vermouth Rosso

che riassume la tradizione

storica dell’aperitivo fra Mi-

lano e Torino, e il Mirtando

che con rum e gelato al mirto

rappresenta una gustosa de-

dica d’amore alla Sardegna.

In giro tra i locali

La Gelateria della Passera a

Firenze è conosciuta in Giap-

pone per il sorbetto al Moji-

to. Quello che più colpisce la

clientela nipponica è cogliere

l’armonia tra il gustodolcedel

gelato e quello del rum che

si sposano insieme perfetta-

mente creando un binomio

assolutamente vincente.

A Roma indiscussi sono gli

aperitif party a bordo piscina

organizzati tutti i giovedì sera

nel pluristellato hotel Parco

dei Principi di via Frescobal-

di, ai Parioli. A inventare la

formula dell’happy hour con

cocktail-gelato tre ragazzi

romani: Giovanni Naldi, in-

sieme ad Andrea Fassi, un

cognome che è una garanzia

nel mondo del gelato e Max

Sonnino, creatoredelmarchio

‘Menthapiperita’, la fogliolina

verde che contraddistingue il

loro prodotto nel mondo.

Già, perché il matrimonio

superalcolici e gelato è stato

consacratoda unbrevetto che

permetterà ai tre giovanissi-

mi imprenditori di esportare

il marchio a Miami, in Russia

e negli Emirati Arabi.

La ricetta di Menthapiperita

è top secret, prevede una

sapiente combinazione tra il

dosaggio di zuccheri liquidi

e pectina e un accurato con-

trollo delle temperature. Il

cocktail gelato va consuma-

to entro tre o quattro giorni

dallapreparazione, altrimenti

perde la caratteristica grada-

zione alcolica. È servito inuna

coppetta posta sulla parte

superiore di un bicchiere in

vetro, adeguatamentestudiato

per coglierne appieno il gu-

sto; nella parte inferiore del

bicchiere si trova il relativo

cocktail, da bere con la can-

nuccia. Il gelato si può anche

unire e mischiare al cocktail.

Ma passiamo al rito dei riti.

L’happyhourmilanese.Anche

qui ce n’è per tutti i gusti, ma

soprattutto di tutti i gusti: alla

gelateria Binda 5 dove l’aperi-

tivoal gelatoèdiventatoormai

un must.

Aduepassi dallaRotondadel-

la Besana, c’è Koko, spazio

dedicato al ‘food and drink’

con golosità sia dolci che sa-

late. Aperto fino a mezzanot-

te, accanto all’aperitivo con

stuzzichini serviti al tavolo,

specialità della casa sono i

cocktail con il gelato, come

il ‘Kokhito’ a base di gelato al

limone,menta fresca, succodi

lime e rhum bianco.

Infine, da ricordare una ini-

ziativa ideatadaHäagen-Dazs

lo scorso anno che ha visto

impegnati i gustosi gelati in

inediteversioni dahappyhour

che accompagnavano i coc-

ktail più alla moda. Tre gli

chef coinvolti: Nicola Caval-

laro, Denis Croce e Christian

Milonechesi sonoavvicendati

in 5 prestigiosi locali durante

tutte le serate.

La tendenzaè stata sdoganata,

maattenzioneanonesagerare

con le dosi di spirits, difficile

cheunvigile, davanti allapro-

va dell’alcol test, creda alla

storia di un gelato con gli

amici.

M

Dolce-salato

Aperigelato

Dal giovedì alla domenica

l’aperitivo più stravagante e

fresco che si possa immaginare

lo si trova nella Capitale.

Dimentichiamo salatini, tartine,

insalate di riso o cibi tipici

dell’happy hour, perché la

novità assoluta dello spuntino

che precede la cena è il suo

ingrediente base: si chiama

“aperigelato”, ed è l’aperitivo

proposto da Il Gelato Bistrò,

un locale di recente apertura

vicino Piazzale degli Eroi.

Dalla brillante idea di Andrea

Puddinu, allievo di Claudio

Torcè, di coniugare il gusto

salato con la cremosità del

gelato, è nato un locale che

propone ogni giorno un

aperitivo curioso, un mix

di tre assaggi di gelato e

tre appetizer, secondo le

disponibilità del giorno e con

combinazioni diverse. Il tutto

accompagnato da una flûte di

prosecco o in alternativa un

calice di vino bianco.

Con 8 euro, bevanda inclusa,

ecco servito un gustoso

piatto “dolce-salato”: non si

tratta di panna e cioccolato,

né di fragola e limone, ma

di abbinamenti curiosi e

particolari, perché particolari

sono i gusti che si trovano.

Grana, crema di scamorza,

peperoni, pepe, sesamo,

pomodori e tante altre dolci

stranezze da accompagnare

a piatti salati (crepes, salumi

e formaggi), accontentando i

palati di tutti.

aprile 2015

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