È
ormai entrata nel vivo l’edizione
2015 di Espresso Italiano Cham-
pion, il campionato che incoro-
nerà il professionista più bravo
a preparare caffè e cappuccino
secondo i canoni dell’
Istituto Nazio-
nale Espresso Italiano (Inei)
.
Sono infatti in pieno svolgimento le
selezioni dei professionisti che prende-
ranno parte alle semifinali in program-
ma a Host 2015 il 25 ottobre, ospitate
da Wega, Astoria e Vibiemme, e alla
finalissima in programma nello stes-
so giorno presso Wega. Al momento
sono già cinque i candidati designa-
ti a sfidarsi in autunno, ma la lista è
destinata ad allungarsi nelle prossime
settimane, come spiega il presidente
di Inei,
Paolo Nadalet
.
A che punto siamo del percorso e
quale bilancio si può già tracciare?
Prima dell’estate avremo concluso la
grande maggioranza delle selezioni,
quindici in Italia e quattro all’estero.
Sinora possiamo dire di avere colto nel
segno: la gara vive di sano spirito ago-
nistico, ma è soprattutto un’occasione
di confronto tra i baristi. Immaginava-
mo di organizzare una competizione
che fosse soprattutto una celebrazione
dell’Espresso Italiano e dei suoi canoni:
sinora lo spirito delle selezioni è stato
proprio questo.
L’edizione 2015 si presenta agguer-
rita come quella dello scorso anno?
Abbiamo osservato sinora una diffe-
renza tra l’edizione dell’anno scorso
e quella attuale: una buona parte dei
concorrenti arriva con l’obiettivo di vin-
cere una selezione per qualificarsi per
una delle semifinali. L’idea è vincere
con assoluto fair play, ma partecipare
non è più l’opzione principale. In que-
sto senso alcuni concorrenti decidono
di prendere parte a più selezioni con
l’obiettivo di centrare la semifinale.
Noi lo interpretiamo come un segno
che Espresso Italiano Champion sta
crescendo e maturando, anche nella
percezione dei professionisti del bar,
e tutto ciò ovviamente incoraggia le
aziende Inei che si fanno caricodella ga-
ra a proseguire sulla strada intrapresa.
In programma vi sono anche tappe
all’estero. Qual è l’importanza di
questi appuntamenti oltreconfine?
Direi che incarnano lamissione di Inei,
che è nato per tutelare e divulgare la
cultura del vero Espresso Italiano nel
mondo. Alle selezioni a Taiwan e in
Corea si sono aggiunte quest’anno due
date in Cina (Guangzhou e Shanghai)
grazie alla collaborazione con Iiac Tai-
wan e Iiac Corea. D’altro canto, alcune
delle stesse aziende associate stanno
organizzando specifiche tappe all’este-
ro oppure in Italia coinvolgendo i loro
migliori clienti stranieri. La speranza
è naturalmente che il numero delle
gare all’estero possa aumentare così
da coinvolgere un gruppo ancora più
grande di professionisti stranieri in
quella magnifica arte che è l’Espresso
Italiano.
M
Alla ricerca del barista perfetto
È in pieno svolgimento il campionato che designerà il professionista più bravo a preparare caffè e cappuccino
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Mixer
GIUGNO 2015
Istituto Nazionale Espresso Italiano - Espresso Italiano Champion 2015
Chi è l’Istituto Nazionale
Espresso Italiano
L’Istituto Nazionale
Espresso Italiano
(www.espressoitaliano.org),di cui fanno parte torrefattori,
costruttori di macchine e macinadosatori e
altri sodalizi che volgono la loro attenzione
all’espresso di qualità, oggi conta 35 associati
con un fatturato aggregato di circa 700 milioni
di euro.
(1)
ANDREA FAGGIANA
GESTISCE A LEGNAGO UNA BOTTEGA DEL CAFFÈ DERSUT. (2)
ANGELA CUOMO
, TITOLARE DEL CAFFÈ & CAFFÈ DI COMO.
(3)
FABIO D’AGUANNO
, SOCIO DELLA TORREFAZIONE PURA VIDA E CONSULENTE PER LA CREAZIONE E GESTIONE DI LOCALI. (4)
SARA TROTTA
,
SOCIA DEL BAR TROLLO DI FINALE LIGURE (SV), CON
ALESSANDRO BOREA
DELLA TORREFAZIONE LA GENOVESE. (5)
GRAZIANO SCALAS
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