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nome – sono le tre titolari dello

Studio Gior-

nalistico Associato INK

, che si occupa da

molto tempo di naming, a dettare le regole

– deve essere

chiaro e memorizzabile

. Cosa

offre la concorrenza? Un veloce giro sui motori

di ricerca aiuta a

non fare doppioni contro-

producenti. Dominio libero

: inutile pensare a

un nome se poi il sito si chiamerà in tutt’altro

modo.

Pensa, ripensa e cambia

: partire da

un’idea e svilupparla, con giochi di parole e

associazioni di idee”». Arrivati a un possibile

nome, è necessario

verificarne efficacia e co-

erenza

: “trovato il vocabolo – prosegue il ma-

nagement di INK – bisogna testarlo, attraverso

il riscontro di amici e conoscenti; il feedback

conseguente sarà sincero e obiettivo.

Il nome

non si cambia mai

; ecco perché è importante

pensarlo bene.

Attenzione poi agli acronimi

:

possono essere golosi e piacevoli, ma il mondo

ne è pieno.

Attenzione anche alle parole stra-

niere

, ne va sempre controllato il significato

per i clienti esteri…» In ultimo, aggiungono ai

loro comandamenti, un pensiero visual: a ogni

nome deve associarsi, inmaniera coerente, un

logo o scritta che sia. Ecco perché

le parole (o

le frasi) corte funzionano meglio.

FANTASIA E BUONSENSO

Questi dieci essenziali e necessari comanda-

menti, pensati in origine per prodotti e marchi,

valgonosenzasignificativedifferenzeancheper

tutti i locali ed esercizi commerciali, che però

si possono permettere qualche escursione in

nome di creatività, estro e fantasia. E di tutto

questone approfitta un ristorante brescianodal

nomedecisamentepittoresco

Oh! FicomaEco

.

Naming lungo, coraggioso e singolare, spiegato

efficacementedalproprietario

AlbertoRangoz-

zi

:«Ohèovviamenteun’esclamazionedistupore

(ma attenzione, se si guarda bene l’insegna si

intravede anche la formula dell’acqua scritta al

contrario), Fico non ha bisogno di particolari

spiegazioni,mentre Eco rappresenta il concetto

della ecosostenibilità, visto che gli interi arredi

delmio localesonorealizzati conmateriali di re-

cupero». Sceltacoraggiosaecontrocorrente, che

sintetizza nel nome (lunghetto…) del ristorante

tutti i suoi must. Di certo è un naming efficace,

con una redemption di forte impatto. Diverso

il percorso, sotto il segno della semplicità e

dell’immediatezza, di

MarcoEra

,

proprietario

di Sorsi & Morsi

: «Nel mio locale si beve e si

mangia, trattandosidienotecaewinebar.Quale

nomemigliore di questo? Immediata riconosci-

bilità, indelebile ricordo e una certa armonia

fonetica nel pronunciarlo». Soluzioni differenti,

quelle più sopra citate, ma accomunate da pen-

sieri e scelte strategicamente efficaci, e l’elenco

di naming che funzionano potrebbe certo non

fermarsi qui (si pensi ad esempio al

Ristorante

dei Buoni e Cattivi

, che deve il proprio nome

al fatto che chi vi lavora proviene da un per-

corso di vita difficile e che quindi cerca una

nuova vita, la cosiddetta seconda possibilità).

Ma forse l’arte del naming, quantomai attuale,

ha radici antiche: nell’antica Roma si diceva

nomina sunt consequentia rerum

che tradotto

suona “i nomi sono la conseguenza delle cose”.

E, più celebre ancora,

nomen omen

, “il nome

è il destino”.

M

48

Mixer

GIUGNO 2015

Marketing

PUBBLICO ESERCIZIO

Tanti nomi, alcuni efficaci, altri meno;

spiritosi, curiosi, spartani, di dubbio

gusto…

Ognuno ha il suo, tra rimandi a

citazioni famose, giochi di parole

ed espressioni proprie dei dialetti

locali. Eccone alcuni, pescati nel

grande mare della fantasia di chi si

occupa, a vario titolo, di ristorazione:

tra ristoranti, trattorie e osterie

spiccano

L’uva e Un Quarto

,

L’ultima

Cena, Al Posto Affianco

(per fare

concorrenza al gettonatissimo Al

Solito Posto),

Non Esco di Rado, Come

Diavolo Si Chiama

? (idea semplice

e azzeccata…),

Pensavo Peggio,

L’Angolo di Vino, Obeso, Miseria e

Nobiltà, Osteria della Madonna, La

Forchetta Curiosa

I bar non sono da meno, con nomi che

vanno da

Mai a Letto

a

Bar Banera

, da

Bar Colla

a

7.000 Caffè

.

Per finire un paio di citazioni sotto

il segno della pizza:

Porgi L’altra

Guancia

e il quasi scontato

C’è Pizza

per Te

.

Chissà se l’abito fa il monaco…

QUALCHE ESEMPIO

Tutto il naming del mondo