I
nterno giorno, scena con tavola imbandita.
Tovaglia di lino, un centrotavola minima-
mente floreale per non disturbare la degu-
stazione, bicchieri della trasparenza dell’aria
di montagna, posate lucidate a specchio,
porcellane che anche la dinastia Ming se le so-
gnava. Proseguiamo conmenù da kolossal e vini
da premio oscar. Il verme del gambero –parlo
di cavatappi ovviamente- entra con facilità in
un sughero dalla conservazione esemplare. E’
un attimo e il liquido scende nei bicchieri in
maniera direttamente proporzionale all’aumen-
tare del piacere dei commensali. La temperatura
di servizio, più che mai esatta, dischiude un
bouquet enciclopedico per qualità e quantità
dei descrittori. Dal fondo del tavolo si alzano le
parole: sono astemio. Riavvolgiamo la pellicola
che, se prima era da oscar, si trasforma in una
a tema horror. Non uno di quelli di Romero o
di Wes Craven ma, purtroppo, un lungometrag-
gio di serie b, girato con pochi mezzi e ancor
meno idee. Che fare? Le strade sono due. Prima
opzione guardare con disgusto chi –aumentate
il disprezzo se trattasi di un uomo- abbia pro-
nunciato l’orrenda parola. In alternativa basta
continuare a leggere questo articolo, in cui cer-
cherò di suggerire qualche abbinamento ‘alcol
free’. L’intento non riguarda tanto la situazione
descritta prima, un menù pensato per il vino
difficilmente trova vie d’uscita differentemente
liquide in poco tempo, quanto il cercare percorsi
diversi in fatto di abbinamenti. Quella che spesso
potrebbe essere considerata una diminuzione
se non addirittura una menomazione –di pia-
cere s’intende- potrebbe in realtà rappresentare
un’occasione per scoprire nuovi percorsi a base
di caffè, tè, succhi di frutta, bibite e altri ‘calici’.
Se i primi due elementi sono condizionati dal
clichè del ‘poi non dormo’, rimane alto il nume-
ro di alternative. Volendo cominciare a fornire
indicazioni pratiche, ricordando che ognuno
mangia e beve per il proprio palato e, in quan-
to tale, va rispettato, ecco alcuni personalissimi
consigli frutto di sperimentazioni, e kilogrammi
90
Mixer
GIUGNO 2015
Il sommelier
GLI ESPERTI
A tavola senza vino ma con
il bicchiere pieno
UN MENÙ SENZA VINO NON È SOLO UN’ALTERNATIVA PER GLI OSPITI ASTEMI MA ANCHE UN’OPPORTUNITÀ
PER SPERIMENTARE ABBINAMENTI SEMPRE DIVERSI E NON PER QUESTO MENO GRADEVOLI
Luca Gardini
Romagnolo verace,
Luca Gardini inizia
giovanissimo la sua
carriera, divenendo
Sommelier Professionista
nel 2003 a soli 22 anni,
per poi essere incoronato,
già l’anno successivo,
miglior Sommelier d’Italia
e -nel 2010- Miglior
Sommelier del mondo.