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tori vorrei suggerire la

famiglia Soldati

, qui

l’omonimia con il famoso intellettuale è in

realtà parentela, e la loro azienda chiamata

La

Scolca

. Questa cantina realizza un vino (Gavi

d’Antan), del tutto folle commercialmente visto

che riposa per 10 anni sui lieviti, ma dal sorso

quantomeno eccellente e complesso in grado,

come detto, di affiancare un risotto ai funghi

ma anche una faraona arrosto.

cambiamo colore...

Cambiando colore vorrei passare al rosso, per

altro uno a base Sangiovese. Non vi parlerò

di un vino toscano, ma di uno proveniente

dalla mia terra. La Romagna per anni ha svolto

un ruolo purtroppo marginale in rapporto a

questa varietà. Oggi non è più così per diverse

ragioni. Il tarlo della qualità che ha, per for-

tuna, attecchito anche qui, oltre alla volontà

di valorizzare quei territori che da Imola a

Rimini hanno conformazioni geologichemolto

diverse. Tra i pochi produttori che, in netto

anticipo sugli altri, avevano capito che questa

fosse la strada da seguire per la valorizzazione

del binomio vitigno e territorio c’era, e c’è,

Umberto Cesari e l’azienda che prende il suo

nome. La

cantina di Castel San Pietro

, oggi

guidata dal dinamico

Gianmaria Cesari

, ha

sempre avuto un approccio imprenditoriale

moderno, unito a un’attitudine produttiva es-

senziale. Quale? Quella che lega il vitigno al

miglior territorio possibile e ad una gestione

della cantina lineare, che non snobba il legno

ma lo dosa con equilibrio. Il vertice di questo

approccio è il Tauleto. Un Sangiovese, comple-

tato da un piccolo saldo di Bursona Longanesi,

dal tratto avvolgente, pieno, ma elegante. Ha

la stoffa da grande vino senza dimettere una

certa –scusate il deficit lessicale ma non sa-

prei come altro definirla- ‘romagnolità’ che lo

rende, gastronomicamente adatto, a svariati

contesti. Una trasversalità che accompagna

i primi piatti dei pranzi domenicali, le carni

cotte alla brace per le ultime serate all’aperto

con gli amici temperature pemettendo, sino

agli arrosti lungamente cucinati.

M

ottobre 2015

mixer

105

Il gavi d’antan “la

scolca”, un vino che

riposa 10 anni sui lieviti, e

Il Sangiovese tauleto dal

tratto avvolgente