N
on è una novità nel senso stretto
del termine. Quello che oggi gli
addetti ai lavori conoscono con il
nome di
Syphon (o siphon)
o, an-
cora, “vacuum coffee pot” per gli
anglofoni e caffettiera a globi di vetro per
noi italiani, in realtà è uno dei più antichi
sistemi di preparazione del caffè in Euro-
pa. Nasce, infatti, attorno al 1830. Da una
prima intuizione e dalla sua creazione, lo
strumento è stato presto messo in pratica
per creare la magia del caffè.
Questa caffettiera esprime al massimo,
anche visivamente, la trasformazione da
polvere a bevanda che è, insieme, scienza
e fascinazione.
In caffetteria si sta riscoprendo come
metodo alternativo all’espresso, per al-
largare l’offerta e per stare al passo con
la naturale evoluzione di un settore vivo
e dinamico. Il Syphon incuriosisce ed è
ideale per la clientela che trascorre più
tempo al bar e che si lascia tentare dalle
novità, ma si adatta anche al servizio a
portar via (take away). La tazza che si
ottiene da questo sistema di estrazio-
ne, della famiglia del caffè filtro, è più
leggera e pulita rispetto all’espresso. A
livello aromatico il caffè ha sentori dolci,
mentre perde le caratteristiche amare.
Come sempre, però, il risultato finale
dipende dalla scelta della materia prima
e dalla cura nella lavorazione.
Come funziona
Ci troviamo di fronte a due globi di vetro
posti uno sopra l’altro: in quello infe-
riore, dotato di un’apertura in alto e di
un manico o una presa ergonomica, si
inserisce quello superiore, simile a un
bicchiere, con un tubo posto alla base.
Barbara Todisco
Consulente per progetti di
comunicazione aziendale con
una forte specializzazione nel
settore del caffè. Si occupa
anche di formazione per
aziende ed enti pubblici.
todisco.barbara@gmail.com106
mixer
ottobre 2015
Caffè
gLI ESPERTI
Il ritorno
del caffè
spettacolare
La caffettiera
“a depressione”
torna alla ribalta
e dona un gusto
nuovo al piacere
del caffè
di Barbara Todisco