I
nquinamento, allevamento animale di
massa e necessità di risorse alimentari
sufficienti a una popolazione in con-
tinuo aumento: questi alcuni dei più
pressanti e spinosi temi che l’uomo è
costretto ad affrontare. All’Expo 2015 di Mi-
lano, la soluzione di questi problemi, messi
sul tappeto e dibattuti, viene affronta con
teorie a mio parere abbastanza concrete.
Anche se, ovviamente, è sempre una que-
stione di punto di vista.
È noto che nel futuro prossimo la popola-
zione è destinata ad aumentare in modo
pericoloso e con essa anche la richiesta di
carne (dovuta anche alle diete iperprotei-
che). Ciò causerà un più massiccio aumen-
to di allevamenti e, a cascata, un maggior
inquinamento. Da tale premessa, all’Expo
si è pensato bene di porre il quesito: “Ma
quale sarà l’alimentazione del futuro?”
Una risposta, lì a portata di mano, ci
sarebbe (ben-
ché qualcuno
sia ancora dif-
fidente): gli in-
setti.
E c’èpocoda sor-
prendersi: gli in-
setti, infatti, già
usati come spe-
cialità culinarie in alcune parti de mondo
(grilli , larve, cavallette e chi più ne ha più
ne metta), rappresentano un’enorme fonte
proteica, lipidica ed energica.
Analizziamo nel dettaglio i punti salienti:
Energia
= circa 100g di insetti appor-
terebbero dalle 350 alle 500 kcal
Proteine
= gli insetti ne rappresentano
una buona fonte, anche se carenti di alcuni
amminoacidi essenziali per l’uomo.
Grassi
= rappresentano una buona fonte
di Omega 3 e 6, ricchi anche di acidi grassi
importanti per le funzioni cerebrali e, cosa
importante, non contengono colesterolo.
Fibra
= rispetto alle altre fonti animali
gli insetti ne contengono di più.
Minerali
= sono sicuramente ricchi di
ferro, zinco, magnesio e calcio e poveri
di sodio.
Vitamine
= sono ricchi di vitamina B12
utile ad aumentare le difese immunitarie
dell’uomo.
Digeribilità
= la loro struttura è simile a
quella dei crostacei, per talemotivo sarebbe
opportuno togliere il guscio ed ingerire la
parte interna. Recenti studi stanno cercan-
do di capire se l’uomo possiede gli enzimi
capaci di digerire la chetina del guscio.
E per concludere, sembra che gli inset-
ti abbiano anche proprietà nutraceutiche
ed una spiccata capacità nel combattere
l’ipertensione.
Sul campo igienico sanitario gli studi sono
ancora in corso e nonostante ci siano ancora
alcune incertezze nel mondo scientifico
una cosa parrebbe sicura: la popolazione
occidentale non mangia gli insetti per una
sorta di… illogico disgusto.
M
100
mixer
ottobre 2015
Disgustosi ma nutrienti
Simona Sampirisi,
nutrizionista e tecnologa
alimentare
www.studiodinutrizione.comForniscono
proteine, lipidi, ma
non contengono
colesterolo:
per questo gli
insetti in futuro
potranno essere
un’importante
alternativa
nutrizionale
di simona sampirisi
Nutrizionista
gl i esperti