Questa sorta di imbuto fa da collega-
mento tra i due globi e termina nella
parte inferiore con una catenella e
in quella superiore con un filtro: è
l’elemento chiave del funzionamento
della caffettiera poiché, di fatto, si
tratta di una valvola di ritegno che
permette al fluido di seguire una
sola direzione. Per dare il via all’e-
rogazione si pone una fonte di calo-
re – originariamente un fornello ad
alcol, oggi si usano fornelli elettici o
a induzione - sotto al globo inferiore
che contiene l’acqua.
Con la fiamma al massimo, l’acqua
arriva quasi al punto di ebollizione
e inizia a salire attraverso la valvo-
la e il filtro e, quindi, a riempire
l’ampolla superiore che abbiamo
provveduto ad agganciare e nella
quale è stato aggiunto
il caffè macinato. Me-
scoliamo la polvere in
infusione in modo che
tutte le particelle siano
a contatto con l’acqua,
lasciando a macerare
per un paio di minuti.
A questo punto, siamo
pronti per spegnere la
fonte di calore ed assistere all’effetto
della depressione: il liquido inizia a
scendere dall’alto verso il basso an-
dando a riempire l’ampolla inferiore
con un caffè aromatico e più “lungo”
del classico espresso. Terminata la
fase di estrazione, possiamo separare
i due elementi di vetro e utilizzare
quello inferiore come una caraffa per
servire il caffè in tazza.
M
IL VETRO DELLE MODERNE
ATTREZZATURE È ASSOLUTAMENTE
robusto e resistente,
in ogni caso
il Syphon va maneggiato con
attenzione per evitare il contatto con
il vetro riscaldato.
LA PROPORZIONE
TRA CAFFÈ E
ACQUA È QUELLA
comunemente
consigliata per il caffè filtro, quindi
di circa 60 grammi di caffè per 1 litro
d’acqua. La macinatura deve essere
medio- grossa.
È CONSIGLIATO L’USO DEL
DOPPIO
FILTRO
per ottenere un risultato
ottimale a livello di gusto e per
evitare di avere particelle in
sospensione nel liquido in tazza.
Inseriamo dunque un filtro di carta
sopra a quello in metallo, di cui lo
strumento è dotato.
IL TEMPO TOTALE
DI PREPARAZIONE
è di circa 3-4 minuti.
Che
cosa devi
sapere