Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  44 / 132 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 44 / 132 Next Page
Page Background

L

a formazione è un asset centrale per

chi lavora nel mondo del caffè. A con-

fermarlo un incontro promosso ad Host

2015 da

CPC - Consorzio Promozione

Caffè

. Il convegno - parte di una serie

di otto appuntamenti - ha sottolineato l’im-

portanza di un percorso di specializzazione

formativa per chi opera nel settore, illustran-

do la vasta offerta presente sul mercato che si

rivolge tanto ai produttori quanto ai baristi.

Al primo filone appartiene la Scuola italia-

na del caffè organizzata dall’Istituto Italo

Latino-Americano (IILA)

cui fanno capo,

oltre all’Italia, 20 Paesi produttori dell’America

Latina. «In questi ultimi due anni - ha detto

Naomi Costantini

, funzionario dell’Istituto

- abbiamo organizzato 4 edizioni, di cui due

con il contributo finanziario del Comitato

Italiano del Caffè. La scuola prevede docenze

gratuite, visite agli impianti di produzione,

attività di formazione e assaggio nei training

center. A questo si affiancano corsi di pre e

post raccolta nei Paesi produttori dell’America

latina con l’obiettivo di migliorare le tecniche

di produzione fornendo anche attrezzature e

tecnologie italiane».

Del secondo fronte fa parte invece Scae

Europe che «dal 2011 -

ha raccontato il pre-

sidente

Paul Stack

- ha istituito il

Coffee Di-

ploma System

, un sistema certificato articolato

in 6 diversi moduli, a loro volta strutturati in

3 livelli che per essere superati richiedono

un esame conclusivo.

Un sistema complesso, quindi, che ci sta

dando però grandi soddisfazioni: nel 2011

i diplomati sono stati 1000, in questo 2015

saranno invece 22.000. E di pari passo con

questo incremento si è mosso naturalmente

anche il corpo docenti, passato da 212 unità

del 2011 alle attuali 680».

E sempre rivolta ai baristi è anche l’attivi-

tà di Inei.

«Fin dal 1998 - ha spiegato

Luigi

Odello

, presidente dell’Istituto Internazio-

nale Assaggiatori Caffè e segretario generale

dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano - inve-

stiamo nella formazione. Negli anni abbiamo

preparato 9.000 baristi grazie a 160 trainer

e qualificato centinaia di bar. Ma la capacità

di trasferire nozioni non è più sufficiente: è

invece determinante che i trainer sappiano

modulare il modo di trasferire i contenuti

in relazione agli allievi. Nel caso si insegni

all’estero, è fondamentale ricorrere alla me-

diazione culturale in funzione del contesto

in cui si opera». Un esempio? «In Giappone

mediamente gli studenti sono più attenti e

precisi degli italiani, di norma per svolgere

lo stesso programma occorre il 30% in meno

del tempo. Per contro l’allievo nipponico ha

pretese molto più alte nei confronti del docen-

te». Come dire, insomma, che pur trattando

lo stesso argomento, ogni corso deve oggi

essere diverso dall’altro.

M

44

mixer

novembre 2015

Formazione:

offerte per

tutti i gusti

Le proposte di

specializzazione

sono numerose e

variegate. La sfida è

adattare alle singole

classi di allievi le

modalità con cui

si trasmettono i

contenuti

di Manuela Falchero

Caffè

Host

2015