di una cena incida negativamente sulla capacità di
prendere sonno, il che suggerisce la possibilità di
allargare e diversificare l’offerta per stimolare il con-
sumo nella fascia serale, magari proponendo una
“carta dei caffè” che affianchi miscele più leggere
alle proposte tradizionali.
Del resto, non si può non notare come proprio
attorno al caffè ruotino i movimenti di diversi
player, grandi e piccoli, della ristorazione com-
merciale e in catena.
Un mercato dominato da
14 operatori principali, in cui il 70% del fatturato
è appannaggio dei primi cinque gruppi: Autogrill
(insegne Acafè, Puro Gusto, Motta Caffè Bar, solo
per citarne alcune), McDonald’s Italia (McCafè), Cre-
monini (Mokà, Chef Express e altre insegne), Airest
(diverse insegne fra cui Briccocafè) e Sebeto. Ma
non ci sono solo i colossi della ristorazione: alle loro
spalle il mercato è comunque quantomai vivace, con
alcuni produttori di caffè che stanno sviluppando
propri format di vendita e somministrazione diretta
e piccole catene locali e superregionali che si espan-
dono sul territorio puntando proprio sul caffè. E per
il prossimo anno, come detto, si profila l’ingresso
sul nostro mercato del gigante globale Starbucks:
un ingresso finora più volte rimandato proprio per
studiare la formula per proporre Frappuccino & C.
in un Paese che fa del caffè un elemento portante
della propria cultura. Non solo alimentare.
M
Valore degli acquisti di caffè
nei canali fuori casa
bar
52%
590 milioni di
e
RISTORANTI
10%
110 milioni di
e
SELFT SERVICE POINT
24%
270 milioni di
e
ristor. COMMerciale
colletiva
11%
130 milioni di
e
Hotel 3/4/5 stelle
2%
25 milioni di
e
altri canali
take away, altre strutture
1%
10 milioni di
e
TOTALE
100%
1,1 miliardi di
e
Stime: TradeLab