la rete dei punti
di consumo
fuori casa
in italia: 300.000
attività
46
mixer
novembre 2015
C
he si tratti di bar, ristorante o vending, in
Italia il caffè resta l’indiscusso re del fuori
casa. Loattestauna ricercapresentata loscor-
so 26 ottobre a
HostMilano
- International
Hospitality Exhibition da
Angela Borghi
,
responsabile sviluppo di
TradeLab
, società di ri-
cerche e consulenze direzionali.
Un dato che non stupisce, in un Paese in cui il caffè
non è una semplice bevanda ma un’occasione di
socializzazione, di pausa, di relax: è ancora il caffè,
infatti, agenerare ilmaggiornumerodi consumazioni
nei canali del fuori casa, davanti ad acqua e brioche.
In un mercato in continua evoluzione vale la pena
soffermarsi su alcuni numeri per capire quali siano
oggi gusti e abitudini dei consumatori e anticipare
gli sviluppi futuri.
Il valore degli acquisti di caffè nei canali fuori
casa
(una rete di 300mila attività per un fatturato
complessivo di quasi 75 miliardi di euro, hotel esclu-
si)
ammonta a circa 1,1 miliardi di euro
, oltre
la metà dei quali (52%) generato dai bar, un altro
quarto (24%) dai self service point (le “macchinette”
automatiche in uffici e luoghi pubblici), l’11% da
ristorazione commerciale e collettiva e il 10% dai
ristoranti, con un residuo 2% che transita dagli hotel
(3, 4 e 5 stelle) e l’1% da altri canali (take away e
altre strutture ricettive).
Focalizzandosi sul bar, caffè e cappuccio rappre-
sentano oltre il 50% dei consumi a colazione, il
46% nelle pause, il 22% nel dopocena e circa il
Caffè
Host
2015
Il
caffè
resta il re del fuori casa
Fonte: TradeLab “ AFH OUTLOOK 2015”
La crisi non frena il consumo di
prodotti di caffetteria in bar,
ristoranti e self service point, un
mercato da oltre un miliardo di
euro. restano margini di crescita
su alcuni target e nei consumi
serali nella ristorazione, mentre
all’orizzonte si profila lo sbarco
del colosso Starbucks
Di Stefano Fossati