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mixer

NOVEMBRE 2015

ridurre il margine di rischio d’impresa», osserva

l’istrionico

Moreno Cedroni,

patron della

Madon-

nina del Pescatore

di Senigallia, 2 stelle Michelin,

e del Clandestino Susci Bar di Portonovo. Nessuna

improvvisazione però: emergere in questo settore

non è facile. Sempre Cedroni chiarisce: «Per lavorare

nel mondo degli showcooking non bastano tecnica e

talento. Occorre essere carismatici, avere una buona

dialettica e sapere coniugare movimenti e parole.

Attività semplice a dirsi, meno a farsi. Lo ammetto,

all’inizio anch’io qualche volta mi

sono confuso».

Vero e proprio personaggio cult e

modello di riferimento per gli aspi-

ranti chef di tutto il mondo è pure

Antonino Cannavacciuolo

, patron

del

Ristorante Hotel Villa Crespi

, a

Orta San Giulio sul Lago d’Orta,

due stelle Michelin e nuovo quarto

giudice della quinta stagione di Ma-

sterChef Italia. «Ormai lo chef deve

sapere parlare in pubblico per poter

vendere bene i propri piatti», dichia-

ra. Un trucco per ottenere successo

nell’attività di show cooking? Limi-

tare i tempi morti. «Meglio puntare

su piatti veloci per non annoiare

la gente ed evitare che il pubblico

si distragga. Ovviamente, bisogna

sapere tutto della ricetta proposta,

per essere in grado di rispondere a

qualunque domanda», spiega Can-

navacciuolo.

Quanto ai guadagni, è difficile gene-

ralizzare. «Solo i grandi chef hanno

ingaggi importanti», puntualizza il

rivoluzionario

Davide Scabin

, due

stelle Michelin con il suo

Combal

Zero

di Rivoli. Sul futuro degli show

cooking le opinioni sono discordan-

ti. Cedroni è pronto a scommettere che «diventeranno

un mezzo sempre più importante per motivare i

clienti e gli agenti e crescerà il numero di eventi»;

mentre Scabin è cauto: «Secondo me, la moda è de-

stinata a sgonfiarsi: la richiesta di talent e cooking

show diminuirà e, sulla lunga, ci sarà spazio solo

per quelli di vero contenuto e sostanza».

M

ristorazione

Tendenze fuoricasa

L

o show cooking è un’attività di marketing

sempre più strategica per le aziende.

Per festeggiare il primo supermarket di

Cagliari targato Conad, per esempio, è

stato organizzato uno show cooking con

lo chef di Sant’Antioco

Achille Pinna

,

supportato dal nutrizionista

Francesco

Brai

. Il menu? Calamaro arrostito con

topinambour e carciofi; riso con pecorino,

zucca e prosciutto croccante e filetto di

muggine arrostito con patate, porcini e

salse d’arancia. E anche nel settore beverage

gli show cooking sono una tendenza in

crescita. “Tra cuochi e stilisti - Un Cocktail

di stelle”, per esempio, ha coinvolto quindici

fra cuochi e pasticceri, sette barman e 22

giovani stilisti dello Ied di Firenze e della

MoodArt di Milano che hanno disegnato

delle creazioni ispirate al piatto o al cocktail.

Protagonisti dell’edizione 2015, gli chef

Enrico Bartolini, Peter Brunel, Deborah

Corsi, Loretta Fanella, Gianluca Fusto,

Simone Fracassi, Filippo La Mantia,

Richard Leimer, Luca Montersino, Claudio

Sadler, Tano Simonato, Marco Stabile,

Viviana Varese, Ilario Vinciguerra

e

Daniele Zennaro

e i

barman Francesco

Cione, Flavio Esposito, Cinzia Ferro,

Gianluca Libardi, Thomas Martini, Marco

Pasquarella

e

Mattia Pastori.

non solo food

Dopo il food, è tempo

di show drinking

Davide

Scabin

Loretta

Fanella