E
la chiamano pure Stabilità. E’ quanto de-
vono essersi detti gli addetti ai lavori del
gioco pubblico leggendo i testo della nuova
manovra finanziaria che propone, ancora
una volta, un rincaro della tassazione sugli
apparecchi da intrattenimento. Con un aumento
di due punti percentuali del Prelievo erariale uni-
co (Preu) sulle new slot e di mezzo punto per le
videolotterie. A partire dal primo gennaio 2016,
dunque, se il testo definitivo dellamanovra dovesse
rimanere quello approdato in Parlamento (quello
definitivo non si avrà prima di metà dicembre), il
prelievo applicato agli apparecchi nei bar arriverà
a toccare la quota del 15 percento, costringendo
gli addetti ai lavori a rivedere al ribasso i propri
budget. Esercenti compresi, per i quali si dovrà
inevitabilmente fare i conti con un punto percento
in meno della propria quota residuale degli incassi
delle slot, tenendo conto che il rincaro verrà ripar-
tito tra gestori di apparecchi d titolari dei punti
vendita. Un rincaro che, va ricordato, si andrebbe
a sommare all’altro balzello imposto dal governo
con la precedente manovra. Ovvero, la cosiddetta
“tassa sui 500 milioni” che impone il versamento
annuale di tale somma da parte degli attori che
operano all’interno della filiera degli apparecchi.
Dopo la bagarre degli ultimi dieci mesi sulla le-
gittimità - a livello costituzionale o comunitario -
non solo della norma, ma anche della ripartizione
del debito tra i diversi soggetti, con una parte di
questi che si sarebbe sottratta volentieri all’impo-
sta. Ma al di là delle singole posizioni, tra diverse
categorie, il responso è lo stesso per tutti: e chi
sperava di veder saltare la norma a fine ottobre,
in virtù di una pioggia di ricorsi presentati al Tar
del Lazio e discussi nel merito qualche settimana
fa, ha dovuto fare i conti con la dura realtà e con i
giudici capitolini che hanno respinto le richieste di
sospensione e il rinvio alla Consulta. Legittimando
la linea del governo: anche se per capire meglio i
dettagli bisognerà attendere le motivazioni, forse
non prima di fine anno. Intanto però i conces-
sionari, quali agenti contabili e referenti per il
ministero dell’Economia, hanno dovuto versare
la seconda tranche di pagamenti, fissata a 300
milioni, entro il 31 ottobre, limitandosi a mettere
a disposizione le quote a loro volta incassate dagli
altri operatori e segnalando ai Monopoli di Stato i
gestori che non hanno contribuito. Sulla scrivania
dell’amministrazione sono dunque arrivate liste
di operatori di slot ritenuti inadempienti, che ver-
ranno a loro volta inoltrate alla Corte dei Conti e
alla Procura. E anche se la segnalazione, norma
alla mano, riguarda solo i gestori, va segnalato
che alcuni concessionari avrebbero consegnato
ai Monopoli anche una lista di esercenti, laddove
riscontrata lamancata collaborazione al versamento
della propria quota. Ma sarà il tempo – oltre ai
tribunali – a definire la legittimità delle singole
azioni. Intanto, però, tra gli addetti ai lavori e a
tutti i livelli, rimane la speranza che il testo della
manovra possa cambiare. Magari andando a sosti-
tuire anche l’imposta annuale dei 500 milioni (al-
trimenti dovuta per altri quattro anni), risolvendo
così il problema a monte o, almeno, limitandolo
soltanto all’anno corrente.
M
96
Mixer
NOVEMBRE 2015
Giochi al bar
GLI ESPERTI
NELL’APPROVANDA LEGGE DI STABILITÀ
PER IL 2016 IL GOVERNO PUNTA DI NUOVO
A FARE CASSA DAGLI APPARECCHI DA
INTRATTENIMENTO. PER GLI ESERCENTI FINO A
UN PUNTO IN MENO NEI RICAVI.
DI ALESSIO CRISANTEMI
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