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novembre 2015

mixer

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Un luogo metafora

del crocevia storico e

culturale tra Oriente

ed Occidente.

Il concept progettua-

le del padiglione si

sviluppa attraverso il

processo di stilizza-

zione della pianta del

Nar: la pianta di melograno che rappresenta fertilità e

abbondanza. Questo disegno geometrico crea la struttura

principale della copertura di questa piazza figurata. Un

luogo metafora del crocevia storico e culturale tra Oriente

ed Occidente.

Il padiglione turco si sviluppa in maniera completamente

diversa dagli altri. Infatti si apre agli utenti mostrando una

pianta aperta in cui poter passeggiare liberamente fra gli

elementi che la compongono. Tra i tanti elementi spicca

una fontana ottomana sotto la quale si sviluppa l’area food

Ruralità, ricchezza e diversità del territorio e della

cultura. È così che il Marocco interpreta e risponde

al tema di Expo.

Il rivestimento esterno del padiglione marocchino na-

sce dall’idea di reinterpretare le strutture tradizionali di

terra cruda, chiamata adobe. (Si tratta di argilla mesco-

lata con acqua e una piccola quantità di paglia tritata

o altri leganti). Questo composto può essere utilizzato

per creare mattoni oppure le superfici verticali delle

abitazioni del deserto della Valle del Dràa, infatti il tipo

di lavorazione è stata adattata in modo da poter essere

inserita in una produzione industrializzata. Il progetto

di ingegnerizzazione comporta l’inserimento dell’ado-

be all’interno di grandi pannelli in legno prefabbricati

montati su telai in acciaio. Questi elementi così concepiti

potranno essere smontati e rimontati in un altro luogo

una volta terminato Expo.

Questa textures simmetrica, ma dalla matericità estre-

mamente naturale e spontanea, è intervallata da fessure

concepite come vuoti puri oppure come luce. La sera

infatti il padiglione acquista un fascino poetico, anche

grazie alle luci posizionate alla base dei tagli.

All’interno del padiglione si scoprono le diverse aree

geografiche del paese con le proprie specificità agroali-

mentari e naturalistiche. Questo racconto viene vissuto

come un viaggio composto da elementi simbolici e me-

taforici, grazie ad un allestimento elegante e curato, e

con l’utilizzo sapiente della luce. Alla fine del viaggio ci

si può accomodare in un bellissimo giardino. Ed è pro-

prio qui, all’interno dell’aranceto, che è stata posizionata

l’area dei tavoli del ristorante a self-service. L’area tavoli

esterna è composta da una copertura a tende che ricor-

dano quelle dei nomadi del deserto, montate su pali e

tese tramite cavi in acciaio. Le sedute formate da panche

e tavoli in ferro e legno sono posizionate sotto queste

tensostrutture. L’elemento di contemporaneità e design è

assicurato dalla struttura in ferro, di colore rosso, degli

arredi che tendono a staccarsi completamente dal resto.

http://www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/marocco

Padiglione

Turchia

progetto dDf / dream

Design factory

Padiglione

del Marocco

Progettato da Oualalou +

Choi (kilo)