Fin dalla prima apertura hai puntato sulle ini-
ziative speciali. Quali sono quelle di maggiore
successo?
L’attività più richiesta è il corso di sushi freestyle
organizzato una domenica al mese. In cinque ore il
sushiman ed io insegniamo l’arte della preparazio-
ne del sushi. È un corso efficace, divertente, utile e
gratificante per tutti.
Parliamo infine del vostro servizio catering per
matrimoni ed eventi.
La verità? All’inizio volevo diffondermi a livello oriz-
zontale: ogni attività era funzionale alla ricerca di
partner che vendessero il prodotto SushiBar. Dopo
sette anni, i catering per matrimoni ed eventi rap-
presentano appena il 2% del fatturato della nostra
società. Per poter ingrandire il business dovrei aprire
un ufficio dedicato al tema, ma ad oggi preferisco
concentrarmi sull’evoluzione della catena, con le pros-
sime aperture ed i nuovi progetti d’espansione.
M
Contaminazioni
È tempo di fusion
Se in provincia è tempo (anche) di piatti di tradizione nipponica,
nelle grandi città da qualche anno va di moda giocare sulla
contaminazione. Con altre cucine orientali, ovviamente: per
esempio con quella cinese, thailandese o mongola. Ma non
solo. In voga è anche il connubio Giappone – Brasile, come
accade a Milano al Bomaki, una uramakeria nippo brasiliana
che ha puntato sul food pairing e che, in appena due anni, ha
aperto già tre locali nel capoluogo lombardo e presto aprirà il
primo locale a Torino. La formula? Cocktail con frutta esotica
per accompagnare piatti come il carpaccio flambè, il sashimi
exotic con salsa di gazpacho al mango e passion fruit o il mix di
involtini di gamberi con salsa al curry.
ristorazione
Sushi