#carnerossa. L’hashtag sui social
non perdona
Così, in barba al suo Baconator, basato sull’utilizzo
di una montagna di bacon (accusato, secondo l’In-
ternational Agency for Research on Cancer (IARC)
dell’Oms, di rientrare nelle carni rosse non lavorate,
inserite fra le “probabilmente cancerogene”), il luglio
scorso Wendy’s (terzo fast food Usa che potrebbe nuo-
vamente sbarcare prossimamente in Italia - da noi
aprì e chiuse negli anni Ottanta) ha tentato la via di
un panino vegetariano. Carne rossa che duella con
carne bianca, allora: l’ennesima contraddizione sul
territorio tricolore è lo sbarco e la rapida espansione
di Kentucky Fried Chicken (società del gruppo Yum!
Brands, che controlla nel mondo anche i marchi Pizza
Hut e Taco Bell). All’arrembaggio con il suo acroni-
mo, KFC, re incontrastato del pollo fritto, dopo aver
inaugurato i primi due ristoranti a Roma e Torino,
ha aperto a Chieti e presto taglierà il nastro a Mila-
no. Intanto nascono come funghi le imitazioni della
ricetta del colonnello Harland Sanders: oltre a Hello
Chicken e CKN&CKN ecco BFC (Best Fried Chicken)
a Padova, gestito da cinesi. Questo mentre Domino’s
Pizza (altro brand americano) è in fase pionieristica
sul nostro territorio. Burger King, attraverso Autogrill
(uno dei suoi maggior licenziatari a livello mondiale),
rincara la dose nel Belpaese. In Francia, BK ha lan-
ciato un’offerta su Quick, storica entità di ristorazione
veloce con 509 ristoranti sparsi tra Francia, Belgio e
Lussemburgo (l’operazione ricorda un po’ quello che
fece McDonald’s con Brurghy negli anni Novanta). Per
Burger King sono in arrivo ben 10mila assunzioni en-
tro il 2020: a dare la notizia è Jesus Cubero, direttore
marketing di Burger King Italia. Ciò accade mentre
Amy’s Drive
Banco, via
Ostiense 40 a
Roma 2