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MIXOLOGY

Bartender

ro di tutto: dalla frutta più strana alla spezia più rara, ho la

possibilità di lavorare con prodotti che il 99% dei bartender

italiani mi invidierebbe di sicuro...

Unico neo è che qui il gusto bitter, inteso come amaricante

nel senso stretto del termine, non va alla grandissima. Si beve

sbilanciandosi sul dolce e questo ogni tanto è un limite nella

creazione di nuovi cocktail.

ADubai Il 90% dei grandi bar è incluso in strutture alberghiere,

lo stesso Buddha Bar è gestito dal Grosvenor House Hotel.

I locali chiudono relativamente presto rispetto all’Italia, per

legge massimo alle 3. La beverage policy del Buddha Bar è

molto severa: se vediamo che il cliente sta esagerando è nostro

dovere invitarlo a bere un bicchiere d’acqua e rilassarsi. Se la

Polizia trova qualcuno ubriaco fuori dal locale, sono problemi

seri sia per il cliente che per il bar.

C’è un grandissimo rispetto per le donne, personale e profes-

sionale: ogni avance indesiderata è considerata come un insulto

e si rischia grosso. Le donne non sono rare dietro i banchi bar

più rinomati:

Laura Marnich

del famoso bar Zuma ha vinto

la Bacardi Legacy 2016, mentre una delle mie ex bartender,

Laura Duca

, è ormai una star qui a Dubai. Uno degli elementi

chiave del mio team è Hnin, una ragazza Burmese, una bom-

ba di tecnica e velocità. È più severa di me con i ragazzi, li

bacchetta in continuazione! È la migliore Bar Supervisor che

un Manager possa desiderare.

In definitiva, perché il Buddha Bar è uno dei locali top

al mondo?

Il Buddha Bar a Dubai non è un semplice bar, è un’istitu-

zione. Appena si varca la nostra famosa porta rossa si viene

proiettati in un mondo a sé, dove il tempo non è mai esistito

e gli odori e sapori sono un insieme di note che creano una

melodia che solo qui si può sentire. L’ambiente e il mood del

bar è indescrivibile, i miei ragazzi sono un vulcano di energia

e sorrisi. Luci basse, musica avvolgente, clientela sofisticata

e cosmopolita. “Diteci cosa vi piace e cosa sognate, noi la

tradurremo in forma liquida”. E come diciamo sempre nel bar

briefing prima di iniziare il servizio, “Spread love”.

M

Ingredienti:

50ml Haig Club infuso con cottura

in Sous-Vide con Shitake Mushrooms

15ml Creme de Cacao White

5 ml Cassia Syrup

30 ml Bianco d’uovo

Preparazione:

24 ore a bassa temperatura di Sous-Vide

per estrarre alla perfezione il sapore

dei funghi, tutti gli ingredienti nello shaker

e via con una bella shakerata.

Senza mai dimenticare il sorriso.

Quando viene utilizzato del bianco

d’uovo preferisco sempre fare un reverse

dry shake, prima con il ghiaccio poi

senza. Ciò permette all’uovo di perdere

completamente qualsiasi odore

e la foam che si crea è più consistente

e piacevole. Presentiamo il cocktail

in un vasetto di ceramica, top di

polvere di cacao, ghiaccio tritato

e delle belle foglioline di basilico.

La presentazione viene terminata

con delle piccole lavagnette dove

scriviamo frasi cattivelle o ironiche tipo

“Mai vista una pianta in vita tua fratello?”

o “Non postarmi su instagram, mia madre

non sa che sono qui”.

I COCKTAIL DI FRANCESCO GALDI

Shit-Ake Happens