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fluenzato anche la cucina locale, dove sono ben presenti

paste, ravioli o...tortellini, rigorosamente fatti a mano

anche nelle numerose colonie italiane che la domenica

si ritrovano in capannoni industriali dopo la messa a

mangiare insieme. Ma oltre al cibo, che naturalmente

non verrà mai importato in Italia, la presenza tricolore

qui è molto importante per il mondo vitivinicolo, visto

che proprio questa regione, e ancor di più quella di Flo-

res da Cunha, sarà una delle prossime new country

mondiali per l’esportazione del vino, con vitigni che

risalgono al 1931.

E con cantine sempre più curate, che hanno dato un

forte impulso al settore, organizzandosi sin dal 2002

attorno all’Associação dos Produtores dos Vinhos dos

Altos Montes, che riunisce 11 case vinicole di Flores e

di, appunto, parlando di Veneto, Nova Pádua.

LA PASSIONE PER IL VINO

Queste cantine hanno anche recentemente lanciato

una rotta del vino con, al loro interno, degli spazi

per l’accoglienza e la degustazione, tra cui spicca la

Luiz Argenta, bellissima tenuta che, dalla tradizione

vinicola degli anni ’30 e ’40, ha fatto nascere, grazie

all’intuizione dei figli della famiglia Argenta, Deunir

e Itacir, una moderna Fazenda vinicola nel 1999, dal

2009 pronta ad accogliere turisti e appassionati di

vino. Grazie all’architettura innovatrice della cantina

e alla cura del vino con tecniche enologiche italiane,

Luiz Argenta ha ricevuto il titolo di una delle migliori

aziende vitivinicole del mondo dalla più importante

rivista brasiliana sul vino Adega.

Ubicata in una delle aree più alte della zona, a 885

metri di altezza, i 55 ettari di vitigni con ben 16 uvaggi,

dal Cabernet Sauvignon al Cabernet Franc, dal Merlot

al Pinot Noir, dal Gewurztraminer al Sauvignon Blanc,

dallo Charnonnay all’Ancelota, dallo Shiraz al Viogner

o al Riesling, hanno ricevuto il riconoscimento della

IndicaçãoGeográficaAltosMontes

, una specie di Docg

alla brasiliana, che la porta a produrre due grandi

linee di vini; L.A, con vini invecchiati in botte sino

a 9 mesi, e vini giovani, impreziositi da bottiglie dal

design innovativo, anch’esse italiane!, e Luiz Argenta,

vini dal grande corpo e invecchiamento. Tra i più

conosciuti, che iniziano a trovarsi fuori confine nei

ristoranti brasiliani nei paesi limitrofi, ma che presto

faranno il grande salto anche in Europa, spumanti

bianchi e rosé brut, invecchiati anche 48 mesi, da uve

Chardonnay, Pinot Noir e Riesling, ai bianchi, rosé e

rossi importanti, tra cui spiccano un merlot del 2009,

un vino da meditazione da 16 gradi ottenuto da uve

disidratate, o un cuvèe, sempre del 2009, con Merlot,

Cabernet Franc e Petit Verdot, invecchiato 18 mesi in

barrique, che arriva a 13,7 gradi.

A BLUMENAU L’OKTOBERFEST BRASILIANO UNA SERIE DI PIATTI TIPICI POPOLARI DEL SUD DEL BRASILE

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