GIUGNO 2016
Mixer
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LA MALMAISON, PROPOSTA D’ÉLITE
Un caso isolato? Tutt’altro. Altrettanto positiva infatti è
anche l’esperienza del
Malmaison
di Milano, ristorante
inaugurato 10 anni fa che ha fatto di qualità e raffina-
tezza i propri cavalli di battaglia. “L’idea di aprire que-
sto locale – spiega il proprietario
Davide
Lacerenza
– ha preso le mosse da
una coincidenza: mi sono ritro-
vato a disporre di molti pezzi di
antiquariato di stile francese. E
da qui la decisione di utilizzarli
per arredare un ristorante che,
in linea con l’ambientazione,
si rifacesse a ricette d’ol-
tralpe. Ho così iniziato a
proporre menu nei quali
campeggiano ostriche, man-
dorle e frutti di mare. Mi sono
quindi indirizzato verso un’offerta
pensata per un target di alto livello,
che negli anni ha subìto anche qualche
contaminazione da parte di altre cucine, senza
però mai rinunciare a materie prime selezionatissime”.
Un’offerta d’élite, insomma, che si riflette anche nel
servizio. “Nel locale – osserva Lacerenza – trovano posto
pochi coperti, molta attenzione è posta alla posateria,
tutta d’argento, e soprattutto grande disponibilità è
riservata alle esigenze di orario dei clienti: la nostra
cucina è aperta fino alle 6 del mattino”.
LE VRAI SCOMMETTE
SULLA CUCINA TRADIZIONALE
Recentissima è invece la scommessa di
Le Vrai
, locale
inaugurato nel capoluogo lombardo lo scorso settem-
bre sulla scorta di una semplice, quanto non banale
osservazione: “Con sorpresa ho constatato come in
città non fosse disponibile un’offerta di cucina tran-
salpina tradizionale – racconta la managing director
Claire Pauze
–. Ho perciò analizzato il mercato, il
potenziale e l’interesse dei milanesi per arrivare ad
LE VRAI SI ARTICOLA IN QUATTRO AREE DISTINTE:
CAFÉ, BRASSERIE (RISTORANTE), BOULANGERIE
(PANETTERIA) ED EPICERIE (NEGOZIO DI
SPECIALITÀ). AD ACCOMPAGNARE LE PROPOSTE
GASTRONOMICHE, UNA SELEZIONE ACCURATA
DI VINI DEI TERROIRS FRANCESI
LA MALMAISON DI MILANO PRENDE
IL NOME DALLA CASA PREDILETTA
DA NAPOLEONE BONAPARTE,
UNA DIMORA DI CAMPAGNA
NON LONTANA DA PARIGI DOVE
L’IMPERATORE AMAVA RIFUGIARSI
DOPO AVER COMBATTUTO