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FEBBRAIO 2017 /

Mixer

15

rappresentanza delle varie miscele di caffè prodotte

in Italia. Fino a dieci o venti anni fa avrebbe avuto un

senso, anche in chiave commerciale. Oggi l’Italia non

è più un punto di riferimento perché ogni nazione nel

frattempo ha sviluppato una sua accezione di caffè

espressochenonsemprecombaciaconquellatricolore

altresì in termini di qualità.

Quindi non è conveniente accostare la dicitura

Espresso alla produzione italiana?

Oggiilcaffèespressoèunprodottoglobale.Daquando

è arrivato Starbucks [ndr aprirà la prima caffetteria a

Maggio a Milano] che ha diffuso la cultura del coffee

shop con le ricette a base di espresso, il nostro caffè

ha smesso i panni di prodotto etnico per divenire un

prodotto globale. In questo contesto ha senso parlare

di produzione italiana se ad essa viene associata un’im-

magine di qualità, cosa che a volte è messa in discus-

sione. Per tale ragione riteniamo che questa iniziativa

possa essere un’occasione utile per rendere di nuovo

l’Italiapromotricedi un’iniziativacapacediperfezionare

il concetto di Espresso alzando l’asticella della qualità.

In che modo?

Torrefattori e barman da sempre ricercano strumen-

ti in grado di esaltare le qualità organolettiche del

prodotto. Sicché negli ultimi 15 anni la tecnologia

delle macchine professionali è migliorata proprio in

questa direzione. Approfondisco per chiarezza. Già

più di cent’anni fa quando Moriondo ha inventato e

brevettato la macchina per l’Espresso era noto che

la qualità della bevanda estratta dipendeva della

temperatura di percolazione. Poi si è scoperto che

UN SETTORE IN

CONTROTENDENZA

Uno studio di ANIMA-UCIMAC

presentato a luglio prevede che, il

comparto dell’Industria delle macchine

per caffè ad uso professionale,

nel 2016 avrà un consuntivo per una

produzione in valore di circa 405 mio

di €, con esportazioni di 302 mio,

pari al 75% del totale commercializzato.

All’interno del macro-comparto della

produzione di macchinari per l’horeca,

rappresentato dall’entità confindustriale

ANIMA (Federazione delle Associazioni

dell’industria Meccanica Varia ed Affine),

quello delle macchine per caffè espresso

rappresentato da UCIMAC evidenzia

una crescita consistente dal 2012 e pari

a circa 25 milioni di euro.

la temperatura ottimale per un buon caffè al bar si

attesta sui 90-92° con una pressione di 8-10 bar. Oggi

però le recenti tecnologiedei dispositivi, garantiscono

il controllo delle temperature entro range di appena

0,2 °C, al tempostessooffrendoal barista lapossibilità

di adeguare i settaggi della macchina alle specifiche

esigenze dei monorigini e delle miscele di qualità.

L’innovazione tecnologica è un driver importante

per elevare la qualità della bevanda e, nello stes-

so momento, è un fattore su cui i produttori ita-

liani dell’Ucimac stanno puntando per continuare

a essere leader sulla scena mondiale. Ricordiamo

che il comparto italiano delle macchine professio-

nali per il caffè Espresso non conosce crisi ed

esporta all’estero i tre quarti della produzione.

M

380

262

385

275

394

284

400

294

405

302

Consuntivo

2012

Consuntivo

2013

Consuntivo

2014

Preconsuntivo

2015

Previsioni

2016

Esportazioni

MACCHINE PER CAFFÈ ESPRESSO

3%

1%

14%

44%

7%

21%

10%

Affettatrici

Compressori

frigoriferi

Attrezzature

frigorifere per

il commercio

Macchine

per gelato

Posateria

Macchine

e forni per la

Macchine professionali

per caffè espresso

Valore della produzione 2012-2016

SETTORE DELLE MACCHINE PER

IL COMPARTO HORECA

Produzione