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Quale iter si deve seguire nella scelta?

Occorre sempre procedere a step, cominciando dal

capire il posizionamento e i valori del progetto che si

sta per sviluppare: “Quale offerta?”; “Quale cliente?”;

“Quali valori intendocomunicare?”; “Vogliodistinguer-

mi attraverso un’offerta unica e originale oppure pre-

ferisco cavalcare un trend di successo?”

Il progetto imprenditoriale può influire sulla

tipologia di nome?

Certo. Finché il progetto è limitato a un punto vendita,

ci si può “accontentare” della semplice associazione

del “giusto” con il “piacevole”. Se l’intenzione è inve-

ce quella di ampliare il business replicando il punto

vendita in diverse location regionali, nazionali o addi-

rittura internazionali, allora il brand naming non può

più rispondere solo al “piacere”, madeve “funzionare”

sulla base di criteri di più ampio raggio.

FEBBRAIO 2017 /

Mixer

21

QUALCHE CONSIGLIO

Riproporre nomi di successo di altri locali

conviene?

Da un punto di vista prettamente legale,

non si può utilizzare un nome già usato

nello stesso settore.

Scegliere nomi che richiamino film,

canzoni o mode del momento ha senso?

Anche in questo caso, attenzione ai diritti

d’autore!

Sempre meglio i nomi corti?

Sicuramente, più è corto, più è

memorizzabile (Il rischio del nome lungo

è quello di essere accorciato nell’uso

comune). C’è però la possibilità di utilizzare

fino a 4 o 5 sillabe senza problema.