Quale iter si deve seguire nella scelta?
Occorre sempre procedere a step, cominciando dal
capire il posizionamento e i valori del progetto che si
sta per sviluppare: “Quale offerta?”; “Quale cliente?”;
“Quali valori intendocomunicare?”; “Vogliodistinguer-
mi attraverso un’offerta unica e originale oppure pre-
ferisco cavalcare un trend di successo?”
Il progetto imprenditoriale può influire sulla
tipologia di nome?
Certo. Finché il progetto è limitato a un punto vendita,
ci si può “accontentare” della semplice associazione
del “giusto” con il “piacevole”. Se l’intenzione è inve-
ce quella di ampliare il business replicando il punto
vendita in diverse location regionali, nazionali o addi-
rittura internazionali, allora il brand naming non può
più rispondere solo al “piacere”, madeve “funzionare”
sulla base di criteri di più ampio raggio.
FEBBRAIO 2017 /
Mixer
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QUALCHE CONSIGLIO
Riproporre nomi di successo di altri locali
conviene?
Da un punto di vista prettamente legale,
non si può utilizzare un nome già usato
nello stesso settore.
Scegliere nomi che richiamino film,
canzoni o mode del momento ha senso?
Anche in questo caso, attenzione ai diritti
d’autore!
Sempre meglio i nomi corti?
Sicuramente, più è corto, più è
memorizzabile (Il rischio del nome lungo
è quello di essere accorciato nell’uso
comune). C’è però la possibilità di utilizzare
fino a 4 o 5 sillabe senza problema.