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Mixer
/ APRILE 2017
MIXABILITY
Bartender
Mai
andare
sopra
le righe
IL CAMPIONE DEL MONDO
ETTORE DIANA SPIEGA AI
GIOVANI I SUOI “INGREDIENTI”
PER AVERE SUCCESSO DIETRO
AL BANCO BAR: QUALITÀ,
ISTINTO E PROFESSIONALITÀ
di Pietro Cinti
I
l cocktail si bevedapprimacongli occhi,
ma non ci si può fermare all’apparenza.
Il miscelato deve essere equilibrato e
buono anche al gusto. Soprattutto di
questi tempi i clienti che si avvicinano al
mondodel cocktail voglionoun’esperienza
appaganteper tutti i sensi edèprioritàper
tutti i barman di dare il massimo, rispet-
tando le tecniche e dando fondo alla loro
creatività, senzaandaremai sopra le righe”.
EttoreDiana
, vincitoredel
WorldCocktail
Championship
tenutosi a Pechino nel 2012, illustra in modo
sintetico il suo pensiero e il suo approccio a questo mondo,
frutto di un’esperienza durata oltre 35 anni dietro ai banconi
di locali prestigiosi in tutt’Europa. Nato inCampania, vissuto
per decenni in veneto, questo maestro della miscelazione
made in Italy, vive ancora una grande passione per il suo
lavoro, che declina in un personale percorso di ricerca di
materie prime, ingredienti e accostamenti, facendo tesoro
di quanto imparato finora. Ma un vero maestro sa che oc-
corre spendersi affinché tanti giovani allievi possano fare
tesorodella sua esperienza: per questomotivoDiana alterna
alla sua attività di barman quella di insegnante, attraverso
progetti condotti con scuolealberghiere, per
esempio un corso di 600 ore per gli allievi
dell’Istituto alberghiero di Ariano Irpino (Av),
ma anchemettendosi a disposizionedi quan-
ti, già barman, vedono nella sua carriera un
esempio cui ispirarsi, oppure si rivolgono a
lui per un consiglio, per affinare una ricetta,
per imparare quel tipo di decorazione. Nato
e cresciuto nell’epoca d’oro del bar, Diana ha
saputo evolvere la sua figura e la sua attività,
mantenendo l’impronta “classica”, in termini
di stile e di approccio al cliente, che l’ha contraddistinto fin
dagli esordi. Seguendo un suo personale percorso di studio
che l’ha portato a confrontarsi con i mostri sacri del settore
e con le aziende produttrici con un’offerta di prodotti dal
profilo qualitativo più alto. “Oggi – prosegue – la tendenza
più rilevante va verso la riduzione del contenuto di alcol di
ogni cocktail, per tante ragioni. Le bombe alcoliche non
sonopiù apprezzate dai clienti seri. Anche il mondo del bere
miscelato è attento a temi come la naturalità e il wellness,
quindi si diffondono ricette con infusi, erbe, fiori, proprio
per soddisfare la curiosità del cliente. Certo anche questa
è una moda e come tutte le mode è destinata a finire,
Nato nel maggio del 1955
a Casal di Principe, in
provincia di Caserta, ma
residente in Veneto dal
1973, anche se negli ultimi
40 anni ha lavorato in
giro per il mondo, Ettore
Diana è famoso per essersi
aggiudicato ben 7 record
nel Guinness dei primati,
per cocktail di dimensioni
ipertrofiche (l’ultimo in
ordine di tempo uno Spritz
da 2.200 litri realizzato
nel 2012). Iscritto da circa
30 anni all’Associazione
Italiana Barman, Diana ha
partecipato a competizioni
nazionali e internazionali.