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I GELATI

CARPIGIANI GELATO

UNIVERSITY

8

Mixer

/ GIUGNO 2017

IN PRIMO PIANO

Osservatorio Host

i

Risultato? Aumenta il numero di nuove gelaterie arti-

gianali: se l’Italia copre il 30% del mercato mondiale

e la Germania il 9%, nuovi locali si diffondono in Au-

stralia, Giappone, Cina, Stati Uniti. E le opportunità,

per i mastri gelatieri nostrani, sono “immense” come

conferma

Filippo Bano

, Presidente Nazionale del

Comitato per la difesa e diffusione del Gelato Arti-

gianale di Qualità. Mentre sul mercato interno lancia

l’allarme: “Negli ultimi anni a causa della crisi molti

hanno pensato di aprire una gelateria, ma in Italia

ce ne sono 40mila e non è permesso improvvisare”.

UNA MACCHINA PER TUTTI I GUSTI

I produttori di macchine per gelato – per quasi il 90%

italiani – oggi propongono soluzioni versatili e adatta-

bili a ogni situazione: di latitudine, ma anche di formati

e canali. Come spiega

Achille Sassoli

, market deve-

lopment director di

Carpigiani

. “Le macchine per la

gelateria devono essere studiate per poter funzionare

in ogni angolo del mondo a seconda delle richieste

specifiche di ogni Paese, e devono poter godere di

un servizio di assistenza veloce e affidabile. Sono es-

senziali per lo stimolo della creatività dell’artigiano e

per la redditività del suo business”.

NON SOLO GELATO

L’adattabilità del gelato non si limita ai gusti, ma si di-

versificainunaseriediprodotti:cremegelate,smoothie

e dessert freddi. Da preparare tutti con la stessa mac-

china come spiega

Pierangela Calvi

, ufficio vendite

estero di

Ugolini

, .

“Quella della crema fredda è una

moda che non accenna a diminuire. Rinverdita anche

dall’interesse versogli smoothie fatti con frutta fresca.

Le stesse macchine sono anche in grado di produrre

creme salate, a base di grana padano ad esempio,

ottime come antipasto al ristorante o come aperitivo

o happy hour al bar o in gelateria”.

Macchinari polifunzionali danno la possibilità di offrire

piùprodotti nel puntovendita.Maanche ladimensione

contenuta permette di posizionarli in vari contesti, dal

bar al ristorante.

Conferma

Marina Berbotto

responsabile Marketing

e Formazione di

Selmi

–. “Oggi i locali tendono ad

essere polivalenti, lo specialista fa sempre più fatica.

Il nuovo locale deve offrire qualità e raccontare una

storia, il cliente è selettivo e disposto a spostarsi pur

di trovare ciò che desidera. L’offerta deve essere ric-

E IN ITALIA? LE “DRITTE” PER

UNA GELATERIA SEMPRE PIENA

Un mondo in evoluzione: è quello del gelato secondo Franco

Puglisi, direttore di gelato&barpasticceria punto IT, che dà alcuni

consigli per migliorare il proprio business.

• Opzioni senza glutine e senza latte:

genera un traffico

superiore a quello del singolo cliente intollerante, che si porta

spesso dietro un gruppo. Non serve una macchina dedicata:

basta sanificare accuratamente la stessa tra una lavorazione

e l’altra, e avere due aree separate in laboratorio. E ci sono

anche i semilavorati gluten free.

• Naturalità anche in gelateria:

raccolgono consensi il biologico

e i prodotti a chilometro zero.

• Comunicazione:

il piccolo artigiano, molto bravo a produrre,

dovrebbe passare più tempo a comunicare fornendo

informazioni e spiegando come lavora. Obiettivo: dare fiducia a

un cliente che, messo di fronte a un’offerta sconfinata, sceglie

in modo frammentato e discontinuo.

• Destagionalizzare e ampliare l’offerta:

cioccolata con panna,

brioche, biscotto con caffè e cappuccio sono indispensabili. Già

il 58% dei locali che propone gelato funge anche da bar.

• Catene? Piacciono, ma l’artigiano è un’altra cosa:

“La catena

dà la sensazione di offrire un prodotto semi industriale e spesso

non dà garanzie di artigianalità. Io personalmente sono per

la bottega. L’Italia è campione mondiale di gelato, abbiamo

una tradizione solida e non abbiamo nulla da invidiare ai nuovi

attori”.

• I social per indagare il mercato:

la comunicazione online ha

una duplice valenza: “scandagliare” le preferenze del momento

e valorizzare il proprio prodotto, instaurando allo stesso

tempo un dialogo personalizzato e attivo con chi frequenta la

gelateria.