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Mixer
/ LUGLIO/AGOSTO 2017
LA PROFESSIONE
dell’attività che si va a intraprendere e del suo contesto;
• definire gli obiettivi, le strategie e i programmi per rag-
giungerli;
• facilitareuncontrolloregolaredell’andamentodellasocietà
e della marginalità;
• sostenere una richiesta di finanziamento.
Lastrutturadi unBusinessPlanèabbastanzastandardizzabile
e la riporto di seguito:
1.
sommario
, che serve a riassumere il contenuto di tutto il
Business Plan;
2.
descrizione dell’azienda
, dalla mission ai suoi obiettivi;
3.
il “prodotto” ristorante che si propone
, ossia cosa si vuole
vendereesecisarannoconsumatoridispostiadacquistarlo;
4.
analisi del mercato;
5.
strategia di mercato e vendita
, ossia quale “percorso” si
vuole seguire per introdursi sul mercato;
6.
piano tecnico industriale
, ossia come avverrà il processo
produttivo e quali le tempistiche;
7.
aspetti legali, fiscali e amministrativi
per lo sviluppo e la
conduzione del business;
8.
l’organizzazione aziendale;
9.
analisi economico/finanziaria.
Di Business Plan ne ho stilati moltissimi nella mia vita e posso
dire che oggi più che mai se si vuole “garantire un futu-
ro” alla propria azienda ristorativa è impensabile non
pianificare
e poi
programmare
la propria attività.
Marketing & Management
A
prire e gestire un locale non è un’operazione sem-
plice, avere, dunque, “le idee chiare” di cosa si
andrà a fare, come lo si farà e quali gli “oneri” e
gli “onori” che ne verranno è il primo passo da
compiere. Mettere, poi, nero su bianco il tutto attraverso
un
Business Plan
potrebbe indubbiamente dare la “piena
prospettiva” delle cose. In aula spesso mi chiedono come si
stili un
Business Plan
. Innanzitutto c’è da dire che si tratta di
un
progetto
, completo in ogni suo dettaglio,
che getta le
fondamenta dell’impresa
e le garantisce maggiori proba-
bilità di sopravvivenza. Molte idee imprenditoriali, infatti, si
inabissano dopo poco tempo, in quanto spesso sono frutto
di decisioni prese con troppa superficialità. In pratica il Busi-
ness Plan è un
piano che individua gli obiettivi aziendali
di
medio/lungotermine, cioèsi “esprime”sul futurodell’azienda
in termini di strategia, ricavi, costi e profitti. Ma a cosa serve?
Al ristorante che lo stila, permette di:
• ottenere una
conoscenza
più approfondita e completa
IN FASE DI START UP È IMPORTANTE SVILUPPARE UN PIANO ECONOMICO CHE INDIVIDUI GLI OBIETTIVI
AZIENDALI DI MEDIO/LUNGO TERMINE IN RELAZIONE A STRATEGIA, RICAVI, COSTI E PROFITTI
di Paola Imparato
Paola Imparato
è un
Hospitality
Business Developer
e il
core
della sua
attività è la formazione manageriale
per le aziende del mondo
Ho.Re.Ca.Vive e lavora fra Napoli e Bologna
e vanta un’ampia esperienza come
organizzatrice e docente di corsi di
Food and Beverage Management, di
Restaurant Marketing, di Motivazione
del Personale Stagionale e di
Conduzione Profittevole di una StartUp.
Chifosseinteressatoacontattarel’autorepuòfarloscrivendoa:
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www.thefoodandbeverage.it www.aprire-un-ristorante.itAprire un
ristorante oggi?
Serve il ‘business plan’