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Mixer

/ LUGLIO/AGOSTO 2017

LA PROFESSIONE

Le materie prime

L’ORO ROSSO

della Campania

di Franco Canna

C

he si tratti di condire un piatto di spaghetti o

guarnire una fumante margherita, il mondo

della ristorazione attenta alla qualità ha da

tempo eletto a principe rosso il pomodoro

campano. Al decano dell’industria conserviera, il San

Marzano, si può preferire il più elitario pomodorino

del piennolo del Vesuvio. Scopriamo le caratteristi-

chedi questedueeccellenzedell’industriaconserviera

campana.

IL SAN MARZANO

Coltivatonella valledel Sarno, una

decina di chilometri a sud est del

Vesuvio,ilpomodoroSanMarzano

è una delle varietà di pomodori

più conosciuta in Italia. Le origini

di questoprodottononsonostate

accertate: alcuni lo fanno risalire a

una variante proveniente dal Sud

America alla fine del Settecento,

dono del Viceré del Perù; altri in-

vece a una trasformazione dal pomodoro Lampadina,

una delle specie autoctone. Quali che siano le origini,

a inizio del Novecento Francesco Cirio scelse proprio

questa varietà per dare avvio alla florida industria con-

servieradei pelati. Ilmotivoèprestodetto: adifferenza

di altre specie di pomodoro, il SanMarzano era l’unico

IL POMODORO SAN MARZANO DELL’AGRO

SARNESE-NOCERINO E I POMODORINI

DEL PIENNOLO DEL VESUVIO:

DUE ECCELLENZE DELL’AGRICOLTURA

CAMPANA PREMIATE DAL MARCHIO DOP

a mantenersi pressoché intatto dopo i processi di la-

vorazione cheprecedevano l’inscatolamento. La storia

di questo prodotto è un susseguirsi di fasti e disastri:

dopo il boomdel dopoguerra, negli anni Ottanta il San

Marzano subì il flagellodi un virus e l’ecotipooriginario

si estinse. Dal patrimonio genetico del San Marzano

sono però stati ricavati due nuovi ecotipi: la variante

Kiros e quella San Marzano 2, per le quali è poi arriva-

to, nel 1996, il riconoscimento del

marchio DOP con la conseguente

nascita del relativo Consorzio di

tutela al quale fanno riferimento

oggi 14 cooperative di produttori

e 19 aziende di trasformazione.

IL PRODOTTO

Secondo il disciplinare, cheè stato

modificato nel 2010, le caratteri-

stiche del Pomodoro S. Marzano

dell’AgroSarnese-Nocerino sono:

colorerossouniforme; consistenza

compattaecarnosa; formaallungatacilindricatendente

al piramidale con lunghezza da 60 a 80 mm; rapporto

tra gli assi non inferiore a 2,2; pH non superiore a 4,50.

Le zone di coltivazione, oltre al Comune di San Mar-

zano, include una quarantina di comuni delle province

di Napoli, Salerno e Avellino.

Foto: Gustarosso

IL POMODORO

SAN MARZANO