IL RISTORATORE ANCORA NO
Secondo la ricerca il primomotivoche spingea lasciare
una buona recensione è l’accoglienza ricevuta e la
professionalità del personale, seguono l’allestimento
dei tavoli, lapresentazionedei piatti e lo stile e l’atmo-
sfera del locale. Già queste informazioni dovrebbero
dare al ristoratore accorto delle indicazioni utili per
migliorare le votazioni del proprio locale. Invece le
potenzialitàdi questostrumentononsembranoancora
essere comprese appieno.
Andrea Lamperti
, direttore dell’
Osservatorio In-
ternet Media e Innovazione Digitale nel Turismo
del Politecnico di Milano
, in una ricerca focalizzata
sul rapporto tra ristoratori e
social, ha approfondito que-
sto aspetto. «C’è una grande
diffidenza, anche se in calo,
nei confronti dei portali di
recensioni – afferma –. Circa
il 25% dei gestori li vede co-
meunaminacciao comunque
un problema, perché pensa
che le recensioni siano falsate
dai concorrenti e che poche
recensioni negative possa-
no rovinare l’immagine del
locale. Soprattutto all’inizio
TripAdvisor era usato preva-
lentementeper criticareoper
sfogarsi di un cattivo tratta-
mento. Ora succede sempre
meno perché la popolazione
che recensisce è poi la stessa
che legge le recensioni, quin-
NOVEMBRE 2017 /
Mixer
19
L’UTENTE È PIÙ MATURO
«Quando si deve decidere dove passare la serata
- commenta Ottimo – non ci si limita a scorrere le
recensioni sulla prima pagina, ma si avanza anche
in quelle successive, magari non leggendo tutte le
recensioni,ma scegliendonequalcuna a caso.Questo
atteggiamento denota un maggiore senso critico del
consumatore rispetto al passato. Si è disposti a per-
dere anche oltre un’ora per informarsi su dove andare
amangiare. D’altronde, uscire amangiare ha un costo
delle volte non trascurabile e quindi il desiderio di
informarsi è legittimo».
Ma, ovviamente, non è solonellaparte inzialedel pro-
cesso di consumo che si utilizza il più noto portale di
recensioni: il ricordodell’esperienza, costituisceparte
integrantedell’esperienza fuori casa eTripAdivisor ha
solomodernizzato, rendendola globale, la tradizione
del libro dei reclami. «L’8% della popolazione italiana
– sottolinea Egidio Ottimo - quasi sempre lascia una
recensione e almeno l’89% lo ha fatto almeno una
volta negli ultimi 6 mesi.
Ormai questo passaggio sta entrando nelle abitudini
di consumo, come conclusione del processo di ac-
quisto. E non è vero che si recensisce solo quando
si deve segnalare qualcosa di negativo: le opinioni
positive sono molto più frequenti di quelle negative,
forse anche perché si comprendemolto l’importanza
che hanno le recensioni».
Ristorante 74%
Σ
Pizzeria 64%
Σ
Hotel
56%
Σ
Pub/Birreria 22%
Σ
Locale per
aperitivo 17%
Σ
Per quali locali?
Dove cercano?
...ma non basta la pagina sui social!