FEBBRAIO 2018 /
Mixer
1
C
iboetnicoeglutenfree,hamburgerdiproteinevege-
tali e piatti creati con stampanti 3D, per non parlare
del trionfo delle erbe selvatiche nei cocktail…
C’è
questo e molto altro nelle tendenze del nuovo anno.
Secondi i più autorevoli report internazionali (a pag. 6)
ci aspetta un 2018 all’insegna del salutismo e della sana
alimentazione, con un ruolo importante svolto dalla tec-
nologia.
Si tratta di una conferma di trend già in atto che
avranno un’accelerazione e potrebbero diventare fenomeni
di massa. Per capire meglio di cosa stiamo parlando bisogna
dare un’occhiata a quanto sta avvenendo nei ristoranti più
all’avanguardia della West Coast Usa, in cui gli hamburger
vengono proposti in versioni di “carne vegetale” con l’ambi-
zione di arrivare il più possibile vicino alla versione originale,
compreso il tipico “sughetto al sangue”…
Sul fronte della mixability è per noi una soddisfazione vedere
confermato quanto avevamo annunciato in tempi non sospetti
(con molti articoli e un evento ad hoc durante Host): ossia il
boom delle erbe autoctone e selvatiche nei cocktail, meglio
ancora se raccolte con le proprie mani (pag. 10).
Abbiamovolto lo sguardo fuori dai nostri confini, scrutando
l’orizzonte sia ad occidente che ad oriente.
In un viaggio
On
the road
negli Stati Uniti (pag. 12), abbiamo potuto vedere da
vicino l’inesorabile diminuzione dei ristoranti a conduzione
familiarea favoredellecatenecommerciali eavere la conferma
che la cosiddetta cucina italiana sia rimasta la stessa di dieci
anni fa, con tutti i suoi limiti. Guardando in direzione opposta,
fin nel paese del Sol levante, ecco come si sta diffondendo la
cultura del caffè in Giappone (pag. 16). L’articolo inaugura un
nuovo appuntamento fisso che vuole essere un osservatorio
privilegiato sui trend emergenti in Oriente.
Facendoundeciso saltonella concretezza abbiamo chiesto
ai vertici Fipe, la Federazione dei Pubblici Esercizi, in quali
direzioni si indirizzeranno i loro sforzi nei prossimi mesi
(pag. 22).
È apprezzabile la volontà, da loro manifestata, di
affiancarealla ripresaeconomica in corsouna seriedi iniziative
in favore della semplificazione burocratica e fiscale e contro il
possibile aumento dell’aliquota Iva al 13%. Verrà mantenuta
alta la guardia dove si sono già raggiunti buoni risultati, come
le “finte” sagre e i bar/ristoranti camuffati da circoli privati, e
verràdato impulsoall’inserimento lavorativodei piùgiovani (il
“tema caldo” dell’alternanza scuola-lavoro). È positiva anche
l’intenzione di sviluppare collaborazioni digitali, ad esempio
sulle recensioni online, e di sviluppare nuove partnership per
forniture di gas ed elettricità a tariffe convenzionate.
InquestoricchissimonumerochepresentaancheRituDalmia
,
star emergente della cucina indiana (pag. 54), oltre un dossier
sulle birre (pag. 40), una guida pratica all’utilizzo di Groupon
(pag. 36), un’inchiesta sui nuovi ingredienti dei cocktail (pag.
68) e, come se non bastasse, anche un vademecum su come
gestire il Conto cassa (pag. 90), abbiamo lasciato spazio per
un paio di ulteriori sguardi al futuro.
Luca Gardini indaga sui vini bianchi del nuovo anno (pag. 89),
Carlo Odello azzarda invece un ironico Oroscopo del barista
2018 (pag. 85) in cui le stelle non sembrano sorridere ai nati
sotto il segnodell’improvvisazione odell’arroganza. Speriamo
sia di buon auspicio e che davvero siano in arrivo grandi sod-
disfazioni per i nati sotto il segno della Geisha…
Il 2018 che ci aspetta
L’EDITORIALE
di David Migliori
tra previsioni scientifiche e azzardi astrologici
NOTA DELL’EDITORE
Lo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso Giuseppe Nardella, fondatore e Presidente di Tecniche Nuove, casa editrice di
molteplici riviste specializzate, talora concorrenti delle nostre pubblicazioni.
Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista più di 50 anni fa, è stato uno dei precursori dell’editoria tecnico-specializzata nel nostro
Paese ed ha rappresentato per tutti noi il prototipo dell’editore concreto e coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto
ad ogni tipo di innovazione. Ed è così che ci piace ricordarlo.
L’Editore