CHEZ LEON, A BRUXELLES, È IL “TEMPIO”
DELLA RISTORAZIONE BELGA
FEBBRAIO 2018 /
Mixer
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dalla spigola al merluzzo. Cotta per pochi minuti
con erbe aromatiche e verdure, dal timo alla salvia,
dai porri alle cipolle, e addensata con farina, patate,
gallette o con pane tostato, ne esiste anche una
variante al pollo, stufato a lungo con uova e panna.
Il nome deriva dal fiammingo
zooien
(“acqua che
bolle”) ed è noto anche come
Gentse waterzooi
,
con riferimento alla città belga di Gand, di cui il
piatto è originario.
Di ispirazione francese, così come l’atmosfera di
molti bistrò, la
fondue
(sia di formaggio che
bou-
rguignonne
di carne), la
croquemonsieur
, l’anatra al
forno, il
fois grois
, o il
choeles,
ovvero frattaglie di
bue, cotte con cipolla e burro, il
lapin aux pruneaux
,
coniglio servito con una salsa dolce alle prugne o
le
boulettes
, polpette di carne servite nel sugo.
A base di pesce invece ecco le
croquettes crevet-
tes
, crocchette gratinate di gamberi grigi o cozze,
accompagnate da Champagne, miele o panna o
l’
anguilles au vert
, l’anguilla cotta nel vino bianco
con salsa verde. Infine tra i piatti ispirati dalla cucina
Foto: Jean Paul Remy
Le gauffres sono
un cibo economico
che all’occasione
può bastare anche
come pranzo