improvvisare: è necessario conoscere davvero bene
il vino (e i produttori) e sperimentare più etichette
fino a individuare la più adatta per quella determinata
ricetta”, puntualizza
MassimoD’Addezio
, tra i barman
più importanti dellamiscelazione italiana, responsabile
del Chorus Café all’interno degli spazi dell’Auditorium
ConciliazioneaRomaeprotagonistadi
Spirits
suGam-
bero Rosso Channel.
I VINI FERMI NEL BERE MISCELATO
Il mondodel vino, però, va oltre lebollicine. E se l’utiliz-
zo di vino fermo bianco come ingrediente nei cocktail
oggi è in generale poco diffuso, d’altro canto cresce il
numerodi barman impegnati nella sperimentazionedi
nuove ricette che li rendono protagonisti. Una ricerca
che noi incoraggiamo.
PERCHÉ USARE IL BIANCO FERMO
NEI COCKTAIL
Intanto, perché i vini bianchi italiani possono regalare
aromi originali ai vostri drink. “Il vino fermo con-
ferisceai cocktail sapori e sentori inediti”, rimarca
Guglielmo Miriello
, bar manager del Ceresio 7
Pools&Restaurant diMilano che, con il suo team,
stasviluppandounaselezionedi cocktail a ridotto
tenore alcolicoabasedi vinobianco, frutta fresca
macerata, infusi di tè, shrub (preparati di frutta,
zucchero e aceto di mele) e sherbet (zucchero e
olii essenziali).
Ma non basta: conviene dal punto di vista eco-
nomico. “In Italia una valida bottiglia di vino
bianco fermoper lamiscelazione si aggira sui 5/6
euro, ovveromoltomenodi qualunquedistillato.
Di conseguenza, usare un bianco fermo come
ingrediente permette di ridurre il drink cost e
MASSIMO D’ADDEZIO
RESPONSABILE DEL
CHORUS CAFÉ DI ROMA
ITALIAN BEAUTY
twist dello Spritz di Guglielmo
Miriello bar manager di Ceresio 7
Pools & Restaurant di Milano
Tecnica:
Shake and strain
Ingredienti:
30 ml St. Germain Liquor
15 ml Aperol Bitter
12 ml succo fresco di limone di Amalfi
Champagne Brut
Preparazione:
Agitare tutti gli ingredienti con il
ghiaccio all’interno di uno shaker.
Versare in una coppetta e colmare
con Champagne Brut.
Decorare con una ciliegia
APRILE 2018 /
Mixer
37
PERCHÉ CREARE DEI COCKTAIL
USANDO IL VINO
1) Riducono considerevolmente
il drink cost
2) Hanno una bassa gradazione
alcolica (e quindi trainano
i consumi perché sono come
le ciliegie, uno tira l’altro)
3) Sono uno strumento per evitare
di sprecare le bottiglie aperte
Foto: Nicole Cavazzuti