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LUISA STAGI

È ricercatricepresso il DISFOR, dipartimentodell’Universitàdegli studi di

Genova,dove insegna Sociologia generale nel Corso di laurea di Scienze

e tecniche psicologiche ed è Coordinatrice del dottorato in Sociologia.

ANDREA FONGO

Da cuoco a Food

Photography, dai fornelli all’obiettivo.

Collabora con

riviste di settore, chef, studi di architettura e committenze private. Dal

2017 è socio co-fondatore di

ZEST

, collettivo italiano dedicato all’estetica

visiva del cibo –

www.zestphotocollective.com

. Il suo studio è a Milano, in

via Voghera 9

.

http://www.andreafongo.com

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Mixer

/ APRILE 2018

RISTORAZIONE

Foodporn

Parla per noi, magari risparmiandoci il difficile compito di

argomentare verbalmente il nostro pensiero.

Infine le immagini che raccontano ciò che abbiamo scelto di

portare intavola, costituisconounagaranziadel nostro“saper

magiare”conconsapevolezza.Ottimoantidoto, speciedopo

gli allarmi alimentari che – dalla mucca pazza in poi – hanno

incrinato le convinzioni di molti.

Come nasce la moda delle foto?

All’inizio fu la pasticceria: settore in cui è più semplice che in

altri puntare sull’estetica, anche in versione “pornografica”. I

dolci sono stati quindi estetizzati, per “sfamare” la propen-

sione all’edonismo mentale. E il ruolo dei food blogger ha

contribuito a diffondere le immagini e a lanciare un nuovo

stile comunicativo (presto esteso a tutte le tipologie di cibo).

Poi, dal web agli altri media il passo è stato breve: esem-

pio lampante la tv, dove molte trasmissioni hanno acquisito

il format del tutorial. Questo ha portato a un’ibridazione

di codici e a un’osmosi tra i media, con il risultato che la

gestione delle contraddizioni, originariamente risolta su

un piano individuale, è stata esternalizzata e appaltata ai

media, ormai principali catalizzatori del processo.

Gli effetti, oggi, sono sotto gli occhi di tutti…

Perché la fotografia ha il potere dell’immediatez-

za, del contenuto, del linguaggioedelmessaggio.

Prendo in prestito il famoso detto “Non è bel-

lo ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”:

ora vale tanto il contrario – “è buono ciò che

è bello”, soprattutto nei siti di rating ri-

storanti come TripAdvisor o The Fork.

Fonte luminosa:

prediligete

la luce naturale del sole perché

avrete colori migliori e una migliore

qualità dell’immagine.

6.

Luce:

la luce perfetta per cre-

are dei chiaroscuri e rafforzare la

forza dell’immagine è quella che

viene di fronte a voi e di lato. La

luce che viene dalle vostre spalle

appiattisce il soggetto.

7.

Contestualizzare:

inserire det-

tagli del vostro locale a fianco di un

piatto (anche pareti, mani ed altri

elementi) e dedicate scatti di detta-

gli per incuriosire e stimolare le per-

sone che vedranno le vostre foto.

9.

Colore:

non applicate filtri alle

foto di cibo ma rispettate il giusto

colore che viene visto dall’occhio

umano.

8.

Layout:

seguite la regola delle

tre foto su Instagram per inserire

foto che “parlino tra di loro” cioè

che abbiano assonanze di soggetto,

colore, forme dell’immagine.

10.