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Mixer

/ APRILE 2018

RISTORAZIONE

Asian food

SHOYU RAMEN

AL TARTUFO

E LO CHEF YUGO KITAGAWA

AL KOTO RAMEN DI FIRENZE

Mangiate in pace,

RAMEN!

di Andrea Matteucci

GUSTOSO, ADATTO A TUTTE

LE TASCHE, PERSONALIZZABILE

NEL TOPPING E NEGLI INGREDIENTI,

PERFETTO PER CHI NON HA TEMPO

DA PERDERE A TAVOLA: IL RAMEN,

LONTANO DALLE MODE DEL

MOMENTO, CONTIENE IN SÉ TUTTA

L’ESSENZA E LA QUALITÀ DELLO

STREET E COMFORT FOOD

P

er i Pastafariani, una settagoliardica e atea, laparola

Ramen è un irriverente saluto, e deriva direttamen-

te dalla formula liturgica che conclude la preghiera

(“amen”). Blasfemiaaparte, per tutti gli altri il Ramen

è uno dei piatti (spesso sotto forma di zuppa) più diffusi e

famosi nel paese del Sol Levante. Di origini cinesi, è stato

presto adottato dal Giappone, dove rappresenta lo street

food per eccellenza: di veloce consumazione (si mangia in

pochi minuti sul bancone del locale che lo cucina) permette

si sfamarsi con gusto e con pochi spiccioli. Una fama che ha

solcato gli oceani e che ha portato, da alcuni anni, il Ramen

anche da noi; e, nella ristorazione, c’è chi ha fiutato l’affare,

con risultati più che lusinghieri.

L’IDEA CHE FUNZIONA

Un business all’insegna del gusto, della cultura gastronomi-

ca, della territorialità (ogni regione del Giappone ha la sua

ricetta) e della qualità (il Ramen richiede una lunga e attenta

preparazione). Non è infatti un piatto facile, come ci dice

Davide Alampi

del ristorante

Koto Ramen

di Firenze: “viene

servito espresso ma necessita di molte ore di lavoro. Devono

essere seguite delicate fasi di cottura del brodo, impasto dei

noodles a mano e lavorazione delle guarnizioni. Per questo è

necessario avere ingredienti di prima qualità e cuochi capaci”.

Si può quindi pensare che gli chef debbano essere di scuola

ed etnia giapponese, almeno secondo

Ilaria Lin

del ristorante

Ramen Station

di Torino: “i cuochi più bravi sono giapponesi;

quelli italiani hanno imparato da loroma non sono all’altezza”.

Pare proprio non sia così: a sentire gli altri chef le cose stanno

in tutt’altro modo (in realtà gli chef di Ramen sono sia asiatici

sia italiani). Ne è un esempio

Luca Catalfamo

, giovane e af-