MAGGIO 2018 /
Mixer
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I PIATTI E LE BEVANDE
DELLA PAUSA PRANZO
Le tendenzewellness di questi anni sembrano trovare
conferma nei dati emersi dalla ricerca, che rileva un
ruolo principale per un primo piatto a base di pasta
– 43% seguito ad ampia distanza da piatti proteici
(carne20%)masoprattuttodaverduraecontorni (24%)
con punte del 30% al crescere dell’età (over 45) e da
frutta (23%) con punte di quasi il 30% tra gli uomini.
Ma il dato assolutamente da non trascurare è il basso
impatto di scelte veloci quali panini/piadine che regi-
strano poco più del 10%.
Ad accompagnare il pasto troviamo perlopiù l’acqua
– 85% tra naturale e gasata; limitata la scelta di vino e
birra (rispettivamentepocopiùdel 10%e5%), quest’ul-
tima per motivazioni diverse tra quanti la bevono però
saltuariamente in altre occasioni: perché non indicato
per gestire poi il proprio tipo di lavoro (oltre il 20%)
e perché si ha la sensazione che induca sonnolenza /
riduca la lucidità (oltre il 20%). Non manca la motiva-
zione legata a motivi di benessere, ovvero l’idea che
sia calorica (poco più del 15%).
Nel loro ideale di pausa pranzo rientra “bere qualcosa
che dia gusto alla giornata” (61%), “bere qualcosa che
A COSA ASSOCIANO LA PAUSA PRANZO
!
OLTRE LA PAUSA
Se è vero che a mezzogiorno più del 30% utilizza il suo
tempo unicamente per mangiare, è pur vero che quasi
il 50% degli intervistati dedica al cibo solo una parte del
tempo scegliendo di svolgere in pausa altre attività. Un
po’ meno del 20% di persone dedica al cibo il minimo
tempo indispensabile per poter avere poi margine di
fare altro.
Tra le attività cui ci si dedica in pausa pranzo emergono
la navigazione in Internet (36%) con punte di oltre il 50%
tra i 18-34enni e del 60% tra gli studenti e l’utilizzo dei
social network (25%) con punte del 31% tra le donne, di
quasi il 50% tra i 28-24enni e del 37% tra i 25-34enni.
Spicca un 17% di intervistati che dedica il tempo a
telefonare con punte di quasi il 30% tra i 25-34enni,
normalmente dediti al web e ai social network. Quasi
altrettanti leggono (15%) e un 10% impiega la pausa per
fare un pisolino.