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MAGGIO 2018 /

Mixer

67

LO SCENARIO

Laprima considerazioneè che“la clientelaèdiventata

più esigente. Non è più tempo di miscele a base di

sciroppi e succhi confezionati pieni di zucchero. Oggi

bisogna creare drink veri e propri, sia per gusto che

per presentazione, con un basso contenuto calorico

e ingredienti freschi”, osserva

Leonardo Cappiello

,

barmanager di

Recreo Sartoria Tapas Bar di Milano

.

La seconda è che anche l’estetica è essenziale: “i

cocktail senza alcol devono essere buoni e belli. Se

il target di riferimento sono i bambini, meglio pun-

tare su decorazioni d’impatto e colorate”, sottolinea

Edoardo Sandri

.

Infine, anche se la qualità media dei drink analcolici

si è alzata, va detto che c’è ancora molto da fare. Del

resto “la ricerca è appena cominciata. Sicuramente il

lavoro dei barman in questo senso è agevolato anche

dall’arrivo dei tanti nuovi prodotti commerciali che ga-

rantisconostabilitànel cocktail echehannounadurata

di conservazionemaggioredegli homemade.Oltreagli

shrub industriali, una vera rivoluzione è rappresentata

dai distillati non alcolici lanciati da Seedlip distribuiti

in Italia da Velier ma non ancora molto diffusi a causa

del prezzoelevato (attualmente le referenze sonodue:

Seedlip Garden 108 e Seedlip Spice 94, ndr)”, com-

menta

Riccardo Rossi

, barmanager e socio di

Freni

e Frizioni a Roma

.

INGREDIENTI

Ingrediente principe dei cocktail senza alcol è la frutta

fresca, meglio se di stagione, che grazie a strumenti

come centrifughe ed estrattori oggi potete lavorare

in modo virtuoso, creando centrifugati e nettari na-

turali che preservano la qualità organolettiche. “La

differenza sostanziale tra centrifuga ed estrattore sta

nel numero di giri. Una centrifuga ne effettua tra i

6.000 e i 18.000 al minuto, un estrattore meno di 100.

Quanti più giri compie il macchinario, tanto più genera

calore e incamera aria favorendo così il processo di

ossidazionedel succochedistruggepartedegli enzimi

vivi e delle sostanze nutrienti. L’estrattore invece non

si surriscalda e mantiene quindi le proprietà nutritive

del tutto inalterate” spiega

Picchi

.

Ma non limitatevi alla frutta: sbizzarritevi anche con

ortaggi come carote, sedano e cetrioli e con erbe aro-

matiche come menta, timo e basilico. Senza scordare

zenzero, spezie e fiori.

E ancora: sperimentate ricette a base di tè, shrub di

frutta, acque aromatizzate e sodati. “Oltre ai sodati,

COCKTAI

A BASE KIWI

DI LUCA PICCHI:

RALPH

di Edoardo Sandri

Tecnica:

Shake and Strain

Bicchiere:

Lampadina

Ingredienti:

5 cl pompelmo infuso con Marshmallow

(cilindretti di zucchero)

3 cl succo di ananas

1 cl lime

Top di Lemonade

Decorazione:

Starlight (barretta luminosa

per la pesca) all’interno del drink e

Marshmallow accanto al bicchiere

Foto: Nicole cavazzuti

IL RALPH DI EDOARDO

SANDRI:PIACE MOLTO

AI BAMBINI