L’Italia sviluppa sul canale
Horeca 20 miliardi €
pari al 20% degli acquisti EU
PUBBLICO ESERCIZIO
Mercato
12
Mixer
APRILE 2016
Inversione
di tendenza
I DATI IRI SUL SETTORE: GRAZIE ALLA BUONA
STAGIONE IL SEGNO PIÙ DOMINA
IL COMPARTO DELLE BEVANDE FUORI CASA.
BENE ACQUA, TÈ, BEVANDE GASSATE
E GLI SPIRITS UTILIZZATI PER I COCKTAILS
S
ul cielo del mondo del beverage, non c’è ancora il se-
reno,ma i nuvoloni degli ultimi anni si sono diradati.
E,per fortuna,si può guardare con cauto ottimismo al
futuro.Sono infatti all’insegna della positività i numeri
del compartopresentati da
MarioCarbone
,Business
DevelopmentManager di IRI,azienda di ricerca specializzata
in indagini di mercato,durante il convegno
Barmood
dedi-
cato all’evoluzione e alle prospettive del mondo fuori casa.
IL QUADRO ECONOMICO
Tutti gli indicatori segnalano un’inversione di tendenza
che porta il fatidico segno “più”, sia quando si parla di Pil
che quando si parla di trend dei consumi.
Questa ripresa come impatterà sulle peculiarità della re-
altà italiana? Rispetto agli altri Paesi dell’UE abbiamo una
struttura molto parcellizzata, con un numero elevatissi-
mo di bar e ristoranti per abitante; la spesa
pro capite
è superiore alla media, a dimostrazione di una maggior
attenzione e propensione alla qualità dell’offerta.
IL SETTORE DELLE BEVANDE
Sono andati bene i consumi nel 2015, favoriti da una sta-
gione estiva particolarmente calda, ad ennesima dimostra-
zione che è sempre la variabile atmosferica a giocare il
ruolo determinante.
Meno legati al tempo gli Spirits che infatti hanno perfor-
mance inferiori rispetto agli analcolici:hanno però benefi-
ciato positivamente degli aumenti delle accise che hanno
permesso una buona crescita a
valore.Adandare bene gli
alcolici utilizzati per i cocktails (rum, tequila, vodka),men-
tre in difficoltà quelli più tradizionali (brandy, cognac…).
Tra le analcoliche, l’acqua minerale (che pesa quasi la
metà del giro d’affari dei grossisti di bevande), ha fatto
segnare un ottimo +6%,seguita dalle bevande gassate (che
valgono il 30% del giro d’affari) con un più 7,7%. Molto
bene anche le bevande a base tea. Cedono invece il passo
con oltre il 6% di caduta a valore, sia gli aperitivi monodo-
se che le isotoniche e gli Energy drink.
M
I top 10 Paesi in Europa:
328 miliardi € Fatturato Horeca...
... e 46 miliardi di pasti serviti
Fonte:
GIRA Foodservice
Europa 2015;
Eurostat,
Fondo Monetario
Internazionale.
Fonte: GIRA Foodservice Europa 2015
Paesi come il Regno
Unito hanno un
numero di pasti
doppio rispetto
all’Italia, anche se non
può dirsi lo stesso
del giro d’affari.
Questo dipende dalla
maggior diffusione
di Fast Food e Street
Food a basso prezzo
rispetto ai “nostri”
ristoranti.
Il Paese più simile a
noi è la Francia.
In Italia la componente
di spesa per il food
fresco è superiore
alla media europea
come conseguenza
della nostra maggiore
propensione alla
qualità e ai prodotti
del territorio.
Valori al consumo esclusa IVA
E
I
D
F
UK
NUMERO DI PASTI SERVITI (in miliardi)
NL
14,4
B
11,2
F
57,7
D
61,1
A
8,9
CH
16,5
I
48,8
E
27,6
P
6,0
UK
75,4
GIRO D’AFFARI HORECA
(in miliardi di € esclusa IVA)
Beverage
46,0
Food - Drogheria
19,8
27,7
Food - Surgelati
51,5
Food - Fresco
EUROPA
145 MILIARDI
€
FOOD E BEVERAGE
32%
14%
36%
19%
Beverage
5,6
Food - Drogheria
3,0
3,5
Food - Surgelati
7,9
Food - Fresco
ITALIA
20,1 MILIARDI
€
FOOD E BEVERAGE
28%
15%
40%
17%
DI DAVID MIGLIORI