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Mixer

APRILE 2016

Wine bar

Come (e perché)

cambia l’offerta

MENO QUANTITÀ, PIÙ QUALITÀ, MA A PREZZI CONTENUTI. LE RICHIESTE DEI CONSUMATORI

SI SONO MODIFICATE E LA RISTORAZIONE SPERIMENTA NUOVE FORMULE PER SODDISFARE

I CLIENTI. SFRUTTANDO LA TECNOLOGIA E PUNTANDO SU PROPOSTE DIVERSIFICATE

DI MANUELA FALCHERO

D

iminuisce la quantità, ma cresce la richiesta

di qualità. È questa la dinamica all’interno

della quale si stanno muovendo i consumi

di vino in Italia. I più recenti dati rilasciati

da Assoenologi confermano, infatti, che nel

corso del 2015 si sono consumati meno di 36 litri

pro capite, un valore ben lontano dai 45 litri regi-

strati nel 2007. Al contempo, però, negli ultimi anni

l’attenzione verso l’eccellenza o la particolarità del

prodotto è notevolmente aumentata: “se scelgo di

bere vino – pare il credo comune –, cerco di farlo

bene, altrimenti meglio una birra o addirittura nul-

la”. La qualità tuttavia costa. E qui entra in gioco

una terza, delicata, variabile: il prezzo. Stretti dalla

morsa della crisi, gli italiani hanno infatti dovuto

contenere le spese, tagliando anche quelle relative

alla bevanda di Bacco. E questo, tanto nella degu-

stazione domestica quanto in quella fuori casa.

I VANTAGGI DEL CALICE

La ristorazione si è quindi trovata difronte a una

sfida non facile: coniugare l’esigenza di contenere

lo scontrino, aumentando allo stesso tempo la qua-

lità. La soluzione? Una delle strade intraprese più

frequentemente – almeno stando alle dichiarazio-

ni raccolte in questa inchiesta da Mixer – sembra

essere quella del vino alla mescita. “Gli avventori

oggi sono molto più attenti e informati tanto sulle

proprietà dei prodotti serviti quanto sul fronte dei

costi in merito al quale

valutano sia il valore as-

soluto sia quello compa-

rato con i prezzi praticati

sul mercato da negozi e

distribuzione – spiega

Luca Prosperi

, titolare

della

Pizzeria con can-

t ina L’Alambicco

di

Cermenate in provincia

di Como nonché som-

melier professionista –.

Per potere soddisfare le

esigenze di questa clientela ho quindi scelto di pun-

tare sul servizio al calice. E per farlo ho investito

in innovazione.

Ho infatti adottato un efficace sistema di conserva-

zione delle bottiglie che utilizza il gas inerte Argon

e che consente di mantenere inalterate le proprietà

organolettiche del vino fino a cinque settimane.

Potendo quindi contare su un tempo piuttosto con-

PROPOSTE CREATIVE

Il diritto di tappo

A Napoli, il ristorante Veritas dà

ai propri avventori una possibilità in

più in fatto di vino: con un costo di

10 euro a bottiglia, i clienti possono

consumare durante il pasto un vino

portato da casa.