GIU. LUG. 2017
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In controtendenza
Giampaolo Marconi, patron dell’Hollywood
di Bardolino dice: “Di veri Vip ne vedo pochi
ultimamente. Quando credo sia opportuno ospito
qualche tronista veronese, solo perché li conosco
da tempo (io li chiamo i figli di Maria). A volte
sono un valore aggiunto perché, se pubblicizzati
bene, possono portare più interesse alla serata.
Peraltro, credo molto nei format musicali e in
star della consolle, come Claudio Coccoluto e
Albert Marzinotto. L’ospitata vip vecchia maniera
è legata alla nightlife del passato. L’Hollywood
resta comunque una macchina da guerra; quindi,
spesso, bastano pochi minuti di riunione con il mio
staff per capire come organizzarci al meglio. E
avere un grande risultato”.
Pensieri brasileiri
Martina Citterio del Lapa di Milano, insieme a
Massimo Bala e Jady Moraes, si relaziona con i
vip “tramite amicizie e attraverso le conoscenze”
del suo socio, Massimo Bala appunto. “Siamo un
piccolo ristorante quindi la relazione è diretta.
Da noi vengono spesso brasiliani che cercano
una cucina non scontata, come José Altafini, ex
campione di calcio” Tra i volti noti qui ha cenato
Cristiano Malgioglio. “Ha mangiato picanhas
e pesce, ha cantato e reso la serata frizzante,
la gente scattava foto e quindi ha creato una
atmosfera davvero piacevole. In generale la gente
è interessata, chiede autografi e selfie. I vip sono
tutti alla mano ma bisogna farsi trovare pronti a
ogni evenienza”.
Come relazionarsi con i vip
Lello Carvelli spiega che non è un’impresa
così titanica. “Ognuno di loro ha una differente
personalità e modo di vedere le cose. Inizialmente
è fondamentale la professionalità dello staff che
deve incutergli sicurezza. E poi la simpatia, per la
quale è poi possibile fargli fare delle cose extra
contratto per accontentare ospiti e clienti”.
IN SALA
Un infinito lavoro che all’immagine
di un locale, spesso a un ristorante,
poi torna. Senza tra l’altro correre il
rischio di finire in qualche black list
risultando privi di budgt o, peggio
ancora, morosi. “Quando si contat-
tano i big bisogna essere sicuri di
avere la liquidità immediata, qualo-
ra accettino: altrimenti, automatica-
mente, si viene poi esclusi da ogni
altra qualsiasi trattativa futura”.
Molte strutture ricettive italiane so-
no pronte a far fronte a nuovi vip,
come magnati russi, imprenditori
arabi. “Sicuramente molte già lo
fanno, chi ottimamente e chi mo-
struosamente male. Bisogna sempre
prepararsi al meglio per un evento
che ha dello straordinario. In fase
preliminare è necessario verifica-
re se la gestione e lo staff sono
all’altezza e nell’eventualità inserire
negli accordi contrattuali che servo-
no figure professionali aggiuntive.
Una volta definito questo il resto
è unicamente una questione tec-
nica operativa. La formazione dei
professionisti per relazionarsi con
persone fuori dall’ordinario deve
essere eccelsa, impeccabile. Il lo-
ro curriculum, ovvero quello che
hanno già fatto in passato, e la loro
reputazione fanno in modo di dare
credibilità e serenità per svolgere
professionalmente e nel migliore
dei modi l’evento”.
Sul posto
Don Mazzi, Fabio Testi
e Kabir Bedi
Lapa di Milano
Lello Carvelli e Anastacia