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SETTEMBRE/OTTOBRE 2015
Il ruolo dei clienti
In cambio del proprio paniere di prodot-
ti, cosa bisogna fare esattamente? Nelle
condizioni d’uso si legge che “ordinando
i prodotti di Free Social Market ci si
impegna ad eseguire una o più azioni
(campagna) sul social network e tramite
l’account comunicato al momento dell’or-
dine per ogni singolo prodotto.
Free Social Market potrà a suo insinda-
cabile giudizio ritenere (gli account) non
idonei in quanto troppo recenti o con un
numero troppo esiguo di relazioni (amici
e/o followers)”. E poi: “Ogni campagna ha
deiterminidiscadenza,verraiavvertitotra-
mite email all’avvicinarsi di tale scadenza;
se tuttavianoneseguirai leazioni nelmodo
e nei tempi prestabiliti, il tuo account verrà
sospeso e non sarà più possibile utilizzare
Free Social Market se non a seguito del
pagamento di una penale di 14,99 € per
riattivare il tuo profilo”. Ma quali sono
quindi gli obblighi dei consumatori? Quali
i modi e i tempi prestabiliti cui si fa riferimento nelle
condizioni d’uso? Lo chiarisce Martina Marinelli: “I nostri
abbonati hanno l’obbligo di fotografare e postare la foto
– corredata da una breve recensione – di ciascuno dei
tredici prodotti ritirati sul profiloprivato social, Facebook,
Twitter oppure Instagram. La foto deve essere scattata in
modo tale che il prodotto sia riconoscibile e il marchio
ben visibile, mentre per quanto riguarda il commento
suggeriamo ai nostri abbonati di descrivere liberamente
la loro esperienza. Indicativamente diamo una decina
di giorni per recensire tutti e tredici i prodotti. In ogni
caso la completezza e la correttezza delle recensioni è
un requisito necessario per il ritiro della busta per i mesi
successivi”.
Aziende e prodotti
“Dal 1° dicembre 2014 a oggi abbiamo distribuito più di
duemilaprodotti almesedi circa cento tipologiedifferenti
tra pasta, conserve, legumi, birra artigianale, prodotti al
tartufo, prodotti da forno, confetture,marmellate, liquori,
pesto, e prodotti per la cura della persona e della casa.
Le aziende cui ci rivolgiamo sono di varie tipologie e il
nostro obiettivo è di ampliare sempre di più la gamma dei
prodotti. Tra tutti i prodotti trattati fino a oggi, direi che
quelli che funzionano di più sono le birre artigianali, la
pasta e le conserve. Tuttavia anche gli altri, pur essendo
in certi casi prodotti più particolari, hanno avuto un buon
riscontro sia dal punto di vista della scelta del prodotto in
abbonamento per l’assaggio, sia dal punto di vista della
vendita. Tra le nostre aziende partner, una minoranza
commercializza i propri prodotti anche attraverso la gran-
de distribuzione. Non esistono problemi fra noi e gli altri
canali distributivi, perché il nostro principale obiettivo
resta quello promozionale”. Chiediamo infine a Martina
Marinelli di tracciare un bilancio di questi primi mesi di
attività. “La nostra iniziativa ha riscosso un discreto suc-
cesso finora. I consumatori che conoscono per la prima
volta Free SocialMarket risultanopresto soddisfatti, daun
lato perché hanno la possibilità di provare prodotti nuovi
edi qualità risparmiando sulla spesaquotidiana, dall’altro
poiché condividono la propria esperienza con i propri
amici. Le aziende senza dubbio ricevonodalmeccanismo
di Free Social Market un doppio vantaggio: innanzitutto
si fanno conoscere dai consumatori direttamente con i
loro prodotti, senza passare per slogan e testimonial,
ricevendo in cambio la pubblicità sui social network.
Inoltre hanno la possibilità di vendere i loro prodotti
stabilendo un contatto diretto con i consumatori finali.
Le prossime aperture previste saranno Milano, L’Aquila,
Reggio Emilia e Messina. Ci auguriamo che entro il 2015
avremo aperto anche in altre città”.
S
F
ree social market è attivo dallo scorso 1° dicembre con due
store: uno a Pescara, in Piazza Garibaldi, e uno a Roma, in Via
Tibullo. Dallo scorso 11 aprile, È operativo anche in Via Licinio
Murena, zona Tuscolana, con il secondo store a Roma. Il business è
completato dalla vendita diretta – sia attraverso il sito di Free Social
Market sia direttamente nei suoi negozi – dei prodotti forniti in prova.
I NEGOZI