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Mixer

NOVEMBRE 2014

Molti le idee lecopiano.Qua-

si le clonano.

L’originalità è il punto più for-

te per dare un servizio unico.

Bisogna pensare al servizio e

alla qualità del prodotto con

la stessa importanza.

Il mondo del bar ha un po’

di tabù.

Piace a tutti,manessunovuole

ammettere che esce ‘a bere’.

LUCA PICCHIDEL CAFÉ

REVOIRE

«Ultimamente si evita di

esplorareunsingolo (egrande)

prodotto», dice Luca Picchi,

bartender del Café Rivoire

di Firenze, «Prendiamo ad

esempio il Kir Royal o lo

champagne. Pochi però

sono veri mixologist. Allora,

bisogna andare alla ricerca

della semplicità: per esaltare

ogni coadiuvante. E serve far

ordine: ci sono tanti miscelati

che hanno troppi spunti.

Poca gente, come chi ha

messo mano al Sailor Punch,

ha fatto bene al settore».

E l’anno prossimo, cosa si

berrà? «Il 2015 sarà l’anno

degl i homemade e del

molecolare. Anche se poi

alla fine il cliente nella media

non è così preparato. Ma

dipende sempre dalla città,

dipende chi hai davanti».

M

Bartender

MIXOLOGY

LUCA PIROLA CI IMPROVVISA UN COCKTAIL

“Gin made in London, succo di yuzu (orientale e molto aromatic), sherry di tipo

oloroso (dà corpo e un sentore nocciolato che infonde un senso vellutato al drink),

zucchero di uva invecchiato in legno (appena ricevuto dalla Francia, eccezionale: lega

molto con lo sherry) ed egg white. Shakerato e servito on the rocks. Guarnito con

uno spray di essenza di ginseng e bergamotto (la mia ultima creazione: il ginseng ha

sentori di legno che si sposano con alcune botaniche del gin, il bergamotto è il tocco

italiano finale che da un aroma inconfondibile)”.

E DARIO COMINI PIÙ SINTETICO FAALTRETTANTO:

“Tequila Tapatio, bitter e rabarbaro con ghiaccio: un drink dai profumi mediterranei

con tutto il calore del Messico”.

I consigli

D

opo aver ottenuto succes-

so e consensi in lungo e

in largo per l’Italia – con

finali che si sono celebrate a

Pesaro, Cervia, Perugia, Sal-

somaggiore, Roma, Rapallo,

Bibione,Milano,Genova, Lido

diCamaiore,Riccione – la18a

edizione del concorso LADY

DRINK è tornata a Milano.

Nella splendida cornice

dell’Enterprise Hotel il 20 ot-

tobre ha avuto luogo l’evento

piùattesodalpubblicofemmi-

nile. Vincitrice assoluta dell’e-

dizione 2014 del Concorso, la

campana Patrizia Bevilacqua

(nella foto, al centro traMiche-

la Bunino, Marketing Mana-

ger Compagnia dei Caraibi e

il patron del concorso Danilo

Bellucci) che si è aggiudicata

il gradino più alto del podio

di LadyDrinkTrofeo Compa-

gniadeiCaraibi, conil cocktail

Ora. Ma lei non è stata l’uni-

ca vincitrice. Già, perché Lady

Drink si contraddistingue da-

gli altri concorsi perché sono

tante le categorie in gara: dai

Pre Dinner agli After Dinner,

dai Long Drink agli Sparkling

e poi i ‘monografici’ come –

Chambord-SouthernComfort

- Dzamae St-Germain,maso-

prattutto è unico grazie all’ot-

timo lavoro del suo ideatore

Danilo Bellucci che, ad oggi,

resta uno dei maggiori esper-

ti del settore e delle aziende

che operano nel comparto e

che grazie a questo concorso

hannomododimettere sotto i

riflettori le caratteristiche e la

versatilità dei loro brand.

M

Lady Drink ha premiato la Regina dei cocktail edizione 2014

Lady Drink 2014

TROFEO COMPAGNIA

DEI CARAIBI

1a Classificata

Patrizia Bevilacqua

ORA

3,5 cl Campari – Campari

3,5 cl Campari – Cinzano 1757

2,0 cl Campari – Frangelico

3,0 cl Compagnia dei Caraibi – 1794

Acqua Tonica

limone - pompelmo

2a Classificata

Stefania Nanni

3a Classificata

Engele Karin