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L

a recente estensione dell’area

Doc Prosecco a 4 provincie del

Friuli, nata per tutelare ilmercato

internazionale di questo vino, ha

attuato una profonda trasforma-

zione nel panorama vitivinicolo locale.

Sull’onda dei 3.500 ettari convertiti a

Prosecco della Regione FVG, anche la

Cantina Vini La Delizia cogliendo l’op-

portunità, ha destinato ben 500 ettari,

in pratica il 15% dell’intera produzione

regionale. Lapotenzialitàdellaproduzio-

ne spumantistica della Cantina si attesta

a 8 milioni di bottiglie, con una capacità

attuale di spumantizzazione pari a 60

mila ettolitri annui.

Il metodo Charmat per la Cantina di Ca-

sarsarappresentail30%dellaproduzione

attuale e nei prossimi anni è previsto in

aumento attorno al 35-45%. La produ-

zione di Prosecco per Vini La Delizia si

presentaquindi comeunvolanopositivo

in continuo sviluppo.

Cinquecento soci produttori, 2000ettari

di vigneti, 300 mila quintali di uva la-

vorata, 15 milioni di bottiglie ogni anno

con circa il 65 cento destinate all’este-

ro: Usa, Inghilterra, Germania, Russia e

Canada in primis. Il fatturato dovrebbe

raggiungere quest’anno i 33 milioni di

euro, vale a dire un più 30% rispetto allo

scorso anno.

NUMERI IN CRESCITA

«Insomma come spiega il direttore dei

viticultori friulani “La Delizia”, Pietro Bi-

scontin – dopo anni di semina stiamo

raccogliendo. E stiamo crescendo sia in

Italia, sia all’estero». Numeri, dunque,

che non hanno bisogno di commenti.

Il momento magico – spiega ancora –

va ascritto anche al forte impulso che

è arrivato soprattutto dal Prosecco, «un

fenomeno nuovo per che fino a pochis-

simi anni fa non esisteva». La prossima

vendemmia, sarà la quinta del Prosecco.

Pietro Biscontin, direttore della cantina

La Delizia di Casarsa, racconta nell’in

tervista di Domenico Pecile, lo sviluppo

del Prosecco friulano: venditeaumentate

del 30%.

UN FENOMENO MONDIALE

«La pianura argomenta Biscontin – si è

buttata a capofitto sul Prosecco perché

si trovava a fare i conti con tanti vitigni,

soprattutto rossi, non remunerativi. Il

Proseccoè stataun’occasione irripetibile

per il Friuli perché ha consentito che

molti vigneti in perdita oggi facciano

reddito. È chiaro che nel realizzare un

vigneto di Prosecco servivano e servono

investimenti, ma un ettaro di Merlot che

dava un redditodi circa 4-5mila europer

ettaro col Prosecco è balzato da 13 a 15

mila euro per ettaro».

Già, un fenomenonuovoevincentequel-

lo del Prosecco, non solo in Italia ma in

tutto il mondo. Lo scorso anno “La Deli-

zia”havendemmiato600milaquintali di

uva che sono diventati 400 mila ettolitri

di vino. Oggi il Prosecco del Friuli (vite

che può essere coltivata solo in Friuli e

in Veneto) rappresenta il 15 per cento

della produzione doc (esclusa dunque

la docg), ma viene commercializzato in

bottiglia soltanto poco più del 3%.

«Questo significa – spiega ancora Bi-

scontin – che il restante viene venduto

al Veneto. Ora il nostro vero obiettivo è

fare in modo che la maggior parte del

Prosecco finisca nelle nostre bottiglie. E

questo sarà possibile soltanto se aumen-

teremo la capacita di spumantizzazione

oaccrescendogli attuali impianti oppure

creandone di nuovi. Dobbiamo fare in

modo che tutto il valore aggiuntodi que-

sta risorsa sia di beneficio ai produttori

Ma Biscontin si spinge oltre. E auspi-

ca che si arrivi i tempi brevi a una

Doc Friuli. «Oggi - insiste - abbiamo

un frazionamento grandissimo, ci sono

circa 8 consorzi doc più due aree docg.

Una regione piccola con la produzio-

ne del 2 per cento di vino rispetto al

totale nazionale non può frazionarsi

in questo modo perché si rischia che

nessuno ci riconosca come territorio.

Ma l’iter è partito e se tutto andrà li-

scio entro due anni ci sarà un’unica

Doc Friuli. Una scelta, peraltro, voluta

anche dagli altri consorzi».

M

Vini La Delizia

500 produttori, 2000 ettari di vigneti, 300mila quintali di uva lavorata, 15 milioni di bottiglie l’anno

NOVEMBRE 2014

Mixer

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Più forza con il “fenomeno” Prosecco

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