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sini

, uno dei promotori del

collettivo

Deltaprocess

, pun-

ta di diamante del mapping

italiano - come a un progetto

audio e video che unisce mu-

sica e ricerca nella tecnolo-

gia multimediale, nato come

espressione artistica d’avan-

guardia e oggi divenuto un

nuovo canale comunicativo/

artistico che sta dispiegando

inquestomomento tutte le sue

potenzialità.Dalla “decorazio-

ne” fino all’evento, passando

per gli usi piùdisparati, dal ga-

mingalla realtà aumentataper

veicolare informazioni, e con-

cetti, con una tecnologia che

ci permette un elevato grado

di interazione con lo spettato-

re”. Deltaprocess nasce come

collettivo itinerante nel 1998,

un network di persone che vi-

vono ai quattro angoli del pia-

neta e interagiscono sullepiat-

taforme messe a disposizione

dalla Rete per condividere le

differenti professionalità. Dai

suoi trascorsi undeground,

Deltaprocess ha capitalizza-

to le tante collaborazioni con

la scena musicale alternativa

e ha intrapreso un percorso

di evoluzione tecnologica per

mettere a disposizione di un

pubblico mainstream le sue

capacità visionarie d’impatto.

“Il nostro processo creativo

–dichiara

Raul Battilani

, al-

tro membro di Deltaprocess-

parte da un incontro con il

cliente, dal quale scaturisce

un’idea di fondo, poi svilup-

pata e declinata.

Ci piace trasmettereuna storia

che raccontiamo con le imma-

gini e i suoni, attingiamodalla

tradizione che reinterpretia-

mo inchiave futurista secondo

lanostraprospettiva, facciamo

rivivere miti e tradizioni, pro-

iettiamo spunti evocativi che

sintetizziamo con la nostra

esperienza.

Le capacità dei membri del

collettivo sonomolteplici, dal-

la grafica 2D a quella tridi-

mensionale, molti di noi sono

anche musicisti e ognuno fa

confluire nel lavoro le proprie

caratteristiche e le proprie

esperienze Come per la cre-

azione di un cortometraggio

di animazione, partiamo dai

bozzetti disegnati a mano e

poi realizziamo una sorta di

storyboard”.

La ricerca dello

stupore

Dai grandi eventi di massa

tenuti all’aperto, al club, il

mapping non ha confini nel

dispiegare le sue potenzialità,

anche nell’interazione con il

fruitore e nel mettersi al ser-

vizio del brand.

“Per i locali – prosegue Batti-

lani - dopoun sopralluogoche

ci permette di valutare spazi e

natura dell’offerta- possiamo

costruire struttureadhoc, tipo

sculture, che fungono da sup-

porto sul quale proiettiamo i

nostri contenuti a tempo di

musica.

Spesso creiamo una cornice

digitale che enfatizzi il palco

su cui lavora il dj con conte-

nuti di forte impatto per tutti

i frequentatori, ma possiamo

anche realizzare installazio-

ni interattive, che generano

immagini e suoni grazie al

movimento dei soggetti che

vi avvicinano colti con una

serie di sensori e riprodotti

su schermi e totem”.

La veloce innovazione tecno-

logica è sicuramente il pane

del collettivo Deltaprocess,

che si trova a implementare

nel proprio lavoro nuovi con-

cetti che la rivoluzione digita-

le periodicamente sottopone.

“Più banalmente –c onclude

Genesini- si tratta di stupire,

emozionare, incuriosireedare

un messaggio.

Tramite la tecnologiaabbiamo

la possibilità di manipolare la

realtà virtualee avvolgere l’os-

servatore con effetti e giochi

di luce.

Possiamo portare arte ovun-

queeversochiunque, cerchia-

mo il

wow factor

, vogliamo

vedere meraviglia e stupore

negli occhi di chi guarda il

nostro lavoro”.

M

aprile 2015

mixer

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