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Stile ed eleganza sono an-

che gli ingredienti principa-

li del tuo lavoro come Bar

Manager presso il bistro bar

del nuovo 5 stelleMandarin

OrientalMilano, non è vero?

Diciamo che in questa fase

di pre-opening dell’albergo,

delle due parole “Bar Mana-

ger”, la seconda è quella che

rappresenta il lavoro effetti-

vo del momento in quanto

stiamo definendo il menù, i

concept, le strategie etc.

Lo stile ed eleganza si ma-

nifesteranno ‘sul campo’ ap-

pena il bar aprirà e tornerò

a stare dietro e davanti al

bancone anziché davanti a un

computer!

Sono una persona a cui pia-

ce stare in prima linea e che

considera l’interazione con le

persone, siano essi i clienti

o i ragazzi del team da coor-

dinare, il bello del lavoro in

un bar. Ormai la parte di co-

ordinamento dei ragazzi del

team è quella che mi occupa

la maggior parte del tempo

e mi piace vederli crescere e

diventare protagonisti.

Come è stato studiato il

concept del bistro bar del

Mandarin Oriental Milano?

È ancora tutto top secret da

nome a concept, quello che

posso dire è che sono felicis-

simo di aver intrapreso questa

strada per aver modo di lavo-

rare con grandi professionisti

come lo Chef Antonio Guida e

il Restaurant Manager Alberto

Tasinato.

Nel 2013 Diageo Reserve

World Class ti ha eletto

Miglior Bartender d’Italia.

Quali sono secondo te le tre

qualità che fanno di un bar-

tender unottimobartender?

Prima di tutto la passione. Se si

pensa al fatto che il nostro la-

voro consista essenzialmente

nel ‘servire altre persone’ può

essere difficile da accettare se

non si ha passione. Poi, oltre

a questo, ci sono lo studio e

l’esperienza accumulata nelle

diverse situazioni di vita.

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mixer

aprile 2015

Mattia Pastori

mixology