Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  62 / 116 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 62 / 116 Next Page
Page Background

60

Mixer

GIUGNO 2015

di bufala, gambero crudo, zenzero candito e sale rosa; le

alette di pollo timo e limone e i mini hamburger (di pollo,

vitello e salsiccia), con patatine fritte da accompagnare

con ketchup e maionese home made.

Che cosa consigli per animare le serate meno vivaci?

Proponete cicli di cene di alta cucina low cost: sono

anni che le sperimento con successo, di tanto in tanto.

E poi, vi segnalo che al The Egg piace molto la proposta

“Essere tu lo chef” che consente di accogliere nel locale

gli ospiti e di cucinare per loro, con una intera parete di

elettrodomestici a disposizione, nella cucina alle spalle di

quella de ‘l Birichin. Il servizio è valido per un minimo

di 8 fino a un massimo di 25 persone.

Parliamo di food pairing. Una moda passeggera o

un trend destinato ad affermarsi?

Sono stato tra i primi a lanciare il concetto di cibo solido

liquido a Pitti 2003. Uno dei miei cavalli di battaglia è

stato il Gin Tonic nel cubetto di ghiaccio. Ma ha un senso

solo se è proposto all’interno di un contesto coerente.

Inoltre, non basta proporre un buon cocktail, occorrono

anche un servizio impeccabile, un bel bicchiere e qualche

appetizer. Il mio consiglio? Bando all’approssimazione.

M

RISTORAZIONE

Nicola Batavia

Torinese, classe 1966, Nicola

Batavia (

www.nicolabatavia.it)

è stato lo chef olimpico a «Casa

Nike» alle Olimpiadi di Torino

2006, Pechino 2008 e Londra

2012. Patron del celebre I Birichin

di Torino, un anno fa ha aperto

all’interno dello storico locale

anche un moderno bistrot, The

Egg. E racconta: «Provengo da una

famiglia meridionale emigrata a

Torino negli anni ’60. Concreto

per indole, fin da piccolo ho

sempre avuto le idee chiare sul

mio futuro professionale. Invece

di giocare con il pongo, preferivo

maneggiare la pasta lievitata. Sarà

che mia madre lavorava come

cuoca privata in una famiglia

di nobili torinesi. Quando ho

capito che fare lo chef mi avrebbe

consentito di viaggiare, sono

partito per Londra senza pensarci

due volte. Un’esperienza cruciale

che mi ha segnato in modo

indelebile, aprendomi mente e

orizzonti».

Il progetto The Egg in sintesi

«Al format The Egg, esportabile

in franchising e adattabile su

misura a seconda degli spazi

a disposizione e del tipo di

realtà (start up, locale storico

che vuole rinnovarsi), hanno

lavorato in molti», sottolinea

Nicola Batavia. «ll video è

stato realizzato dalla casa di

produzione audiovisiva Smart

Factory, l’App dalla Seac02, tra i

leader mondiali nel settore della

realtà aumentata e dei software

di render realtime. Lo studio

Giaquinto Architetti Associati si

è occupato dell’interior design

e del piano di ristrutturazione,

mentre il business plan è stato

curato da Resman, azienda leader

in corporate strategy e business

development. Inoltre, il format

The Egg si avvale di importanti

partnership con marchi del

settore food, come Lavazza e

KitchenAid», chiarisce.

NICOLA BATAVIA E IL PROGETTO THE EGG

Una persona concreta con le idee chiare