GIUGNO 2015
Mixer
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esempio ai nomi dei bicchieri e alle ricette dei principali
cocktail. Detto questo, occorre poi continuare a studiare
e a perfezionarsi con la pratica.
Che cosa ti ha spinto ad accettare la proposta dell’e-
noteca Falorni?
Intanto, il piacere di lavorare per una struttura così
celebre: l’Enoteca Falorni è un simbolo di storia e di
qualità in Toscana! Inoltre, la sfida stimolante: mi hanno
chiesto di ampliare la loro offerta beverage, che ovvia-
mente punta sul vino, con l’inserimento di una lista
cocktail da vendere a 6-8 euro. Lo scopo? Diversificare
la clientela e allungare gli orari di apertura. Per me, che
a Firenze ero abituato a proporre cocktail a 12-20 euro,
realizzare una lista di drink di qualità con un budget
così ridotto ha rappresentato un’avventura inedita, fonte
di linfa creativa.
Parlaci della lista cocktail pensata per l’Enoteca
Falorni.
Ho creato una dozzina di cocktail abbastanza facili da
realizzare perché pensati per un’enoteca con cucina,
focalizzata sul vino. Inoltre ho limitato il numero di
prodotti utilizzati per agevolare la gestione del magaz-
zino, nonché la rotazione delle bottiglie.
Un budget limitato è uno sprone per la creatività?
Sì, senza dubbio. Diciamolo: tutti vorremmo comperare i
prodotti migliori e non badare a spese. In realtà spesso
non è possibile, per ovvie ragioni. Per esperienza, però,