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GIUGNO 2015

Mixer

65

esempio ai nomi dei bicchieri e alle ricette dei principali

cocktail. Detto questo, occorre poi continuare a studiare

e a perfezionarsi con la pratica.

Che cosa ti ha spinto ad accettare la proposta dell’e-

noteca Falorni?

Intanto, il piacere di lavorare per una struttura così

celebre: l’Enoteca Falorni è un simbolo di storia e di

qualità in Toscana! Inoltre, la sfida stimolante: mi hanno

chiesto di ampliare la loro offerta beverage, che ovvia-

mente punta sul vino, con l’inserimento di una lista

cocktail da vendere a 6-8 euro. Lo scopo? Diversificare

la clientela e allungare gli orari di apertura. Per me, che

a Firenze ero abituato a proporre cocktail a 12-20 euro,

realizzare una lista di drink di qualità con un budget

così ridotto ha rappresentato un’avventura inedita, fonte

di linfa creativa.

Parlaci della lista cocktail pensata per l’Enoteca

Falorni.

Ho creato una dozzina di cocktail abbastanza facili da

realizzare perché pensati per un’enoteca con cucina,

focalizzata sul vino. Inoltre ho limitato il numero di

prodotti utilizzati per agevolare la gestione del magaz-

zino, nonché la rotazione delle bottiglie.

Un budget limitato è uno sprone per la creatività?

Sì, senza dubbio. Diciamolo: tutti vorremmo comperare i

prodotti migliori e non badare a spese. In realtà spesso

non è possibile, per ovvie ragioni. Per esperienza, però,