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MARZO 2016

Mixer

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che valuta gli studi geologici, le analisi batteriologiche e

chimico-fisiche nonché le sperimentazioni clinico-farma-

cologiche. La commercializzazionedeveessere autorizzata

dagli Enti competenti, dopo una serie di sopralluoghi e

accertamenti sull’idoneità degli impianti e del processo

d’imbottigliamento.

LE CLASSIFICAZIONI

Le acque minerali naturali si classificano sulla base del re-

siduo fisso (quantità di sali minerali disciolti in un litro

d’acqua misurati dopo evaporazione a 180°C espressi in

milligrammi/litro):

minimamentemineralizzate

(ResiduoFisso<50mg/l)

oligominerali

(Residuo Fisso tra 50 e 500 mg/l)

mediominerali

(Residuo Fisso tra 500 e 1500 mg/l)

ricche di sali minerali

(Residuo Fisso > 1500 mg/l)

COME SCEGLIERLA

Per chi pratica sport

a livelloprofessionale o amatoriale,

è importante scegliere un’

acqua ricca di sali minera-

li

. Calcio, sodio, potassio, magnesio e cloruri aiutano a

reintegrare gli elettroliti persi a causa della sudorazione.

Con un’acqua ricca di calcio e magnesio si recupera la

stanchezza fisica e mentale, mentre un’acqua ricca di bi-

carbonato aiuta a eliminare l’acido lattico.

Chi ha

problemi di pressione alta

potrà scegliere un’ac-

qua con pochi sali minerali, diuretica e in grado di elimi-

nare il sodio in eccesso per contrastare l’aumento della

pressione e l’affaticamento cardiaco.

Digestionedifficile

. Per questodisturboè indicata un’ac-

qua ricca di bicarbonato. Il bicarbonato stimola infatti

l’azione degli enzimi digestivi e abbassano l’acidità.

Calcoli renali

. In genere vengono preferite acque oligo-

minerali o minimamente mineralizzate che favoriscono

l’eliminazione delle scorie. Studi recenti hanno però di-

mostrato che anche le acque calciche e bicarbonate sono

efficaci nella prevenzione del problema.

Carenza di calcio

. La risposta in questo caso è un’acqua

ricca di calcio biodisponibile, che l’organismo assimila

senza eliminarlo.

GUARDIAMO ALLE SOSTANZE

Cosac’ènell’acquachebeviamo?Ecome facciamoasaperlo?

L’acqua minerale proviene da falde profonde e viene im-

bottigliata all’origine senza subire trattamenti chepossano

alterare le suecaratteristichenaturali. Inpiù, haun’etichet-

ta. Tutto ciò che contiene deve essere previsto dalla legge,

altrimenti nonpuòesserecommercializzata. Dall’etichetta

possiamo conoscere le sue virtù e la sua composizione, e

scegliere il tipo più adatto alle proprie necessità.

A differenza di quella in bottiglia, l’acqua del rubinetto

inveceè spessocompostada acquedi origini diverseedeve

subire trattamenti per garantirne la potabilità. Il

Decreto

Legislativo n. 31/2001

stabilisce infatti che un’acqua per

definirsi potabile debba essere “pulita e salubre”. Pulita,

perché negli usi domestici quotidiani non deve contenere

elementi chedianocolorazioni particolari; salubre, perché

chi la beve deve essere al riparo da elementi contaminanti

e inquinanti nocivi per la salute. Nonostante i controlli,

la qualità dell’acqua potabile è però soggetta a numerose

variabili a seconda della qualità delle acque originarie,

degli eventi ambientali, ecc.

Se però l’acqua potabile non rispetta i limiti fissati dalla

legge per alcuni contaminanti, può ricevere dal Ministero

della Salute laderoga apoter esseredistribuitaugualmente.

In Italia il ricorso alle deroghe è piuttosto diffuso. Sono

state frequentemente concesse deroghe in particolare sul

contaminante Arsenico fino a 50 microgrammi per litro,

mentre per legge non può superare i 10 microgrammi per

litro (fonte Mineracqua).

M