Trent’anni
di miscelazione
italiana
C
hiunque abbia letto di miscelazione avrà già sentito
parlare di ‘Cocktail’, filmdel 1988 con protagonista
un giovane Tom Cruise, d’ispirazione per innume-
revoli barman.
Siamo in un’Italia di fine anni ’80 in cui la miscela-
zioneè ancoraprincipalmente legata adambienti esclusivi:
il barman è il fiore all’occhiello dei grandi hotel o porta
la sua eleganza in sala e sulle navi da crociera.
I grandi cocktail bar italiani si contano sulla punta delle
dita, capostipite di tutti è l’Harry’s Bar di Venezia, vera
e propria istituzione al cui banco vide la luce il Bellini.
In questo scenario dominato dalla figura classica del bar-
man, quel
Brian Flanagan
interpretato da
Tom Cruise
,
fu motivo di perplessità. Il barman elegante, forbito, che
esalta le ricette allungandone i tempi di esecuzione, vie-
ne messo di fronte a un nuovo tipo di professionista: un
vero e proprio intrattenitore le cui armi sono la velocità
del servizio e la spettacolarità dei movimenti acrobatici
UN VIAGGIO SPECIALE
ATTRAVERSO DECENNI DI MIXABILITY.
A RIPERCORRERE QUESTI ANNI
DI CAMBIAMENTI NON POTEVANO
CHE ESSERE LORO, I BARMAN: DI STILE
CLASSICO, AMERICAN BARTENDER,
MIXOLOGIST, CON ESPERIENZE
DIFFERENTI, IN PATRIA O ALL’ESTERO…
DI MANUEL MESSINA
DI MANUEL MESSINA
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MAGGIO 2016